“La giunta regionale del Veneto ha previsto per il 2019 25 milioni di euro per fare fronte all’erosione di tutto il litorale veneto da Venezia a Rovigo, che saranno suddivisi tra ripascimento meccanico delle spiagge per riportare la sabbia laddove è stata portata via dalle mareggiate e per opere strutturali, come i pennelli a mare che consentono il ripascimento naturale e limitano l’erosione delle coste da parte delle maree“. Lo sottolinea all’Adnkronos l’assessore regionale all’Ambiente Gianpaolo Bottacin.
“Le opere strutturali previste sono state indicate dallo studio dell’Università di Padova del prof. Ruol, uno dei massimi esperti internazionali del settore, ma non possiamo dimenticare che, a dispetto di tante discussioni sul tema, come evidenziato anche dallo studio dall’ateneo padovano, i ripascimenti meccanici non potranno mai essere eliminati“, spiega l’assessore.
E Bottacin sottolinea quindi che: “Per il 2019 i 25 milioni di euro saranno suddivisi in 17 mln per il litorale veneziano con le zone critiche di Jesolo, Caorle e Sottomarina, e 17,5 mln di euro per il litorale di Rovigo: le foci del Po e la spiaggia di Rosolina“.
“Ma ci tengo a sottolineare che dal 2014 ad oggi, anno in cui la difesa del suolo è passata dallo Stato (ed in pratica dal Magistrato alle acque) alle Regioni, il Veneto ha investito oltre 60 milioni per la difesa delle coste per opere strutturali. Finanziamenti tutti regionali, dato che dallo Stato non è stato versato un euro. Tutte risorse tolte alla sicurezza idrogeologica del territorio, che rimane comunque la nostra priorità, non dimenticandoci che in Veneto registriamo 9.476 frane“.
Così l’assessore veneto assicura: “Sul fronte del contenimento dell’erosione delle spiagge in questi anni abbiamo, e stiamo facendo, il massimo, e la situazione è decisamente migliorata“.