Tumori, Salvini: “Eccezionale scoperta dei ricercatori italiani, ogni tanto una buona notizia”

MeteoWeb

Ogni tanto una buona notizia! Eccezionale scoperta del team di ricercatori italiani guidati dal professor Antonio Giordano, siete il simbolo dell’ingegno del nostro Paese nel mondo“. Questo il commento del ministro dell’Interno Matteo Salvini ad un post pubblicato sulla propria pagina Facebook, in cui ha condiviso un articolo di MeteoWeb dove si riporta la notizia di un importante scoperta medica. Salvini si è complimentato con il team del professor Antonio Giordano che ha scoperto il ruolo di una proteina nel prevenire l’accumulo di mutazioni e l’insorgenza di malattie come il cancro. Lo studio è stato pubblicato su Nucleic Acids Research e ha coinvolto ricercatori dell’Università di Siena, dell’Istituto Tumori di Napoli Pascale e CROM di Mercogliano (Avellino) e della Temple University di Philadelphia, dove Giordano è direttore dell’Istituto Sbarro per la ricerca sul cancro.

I ringraziamenti pubblici di un importante esponente del governo “sono una soddisfazione enorme per un ricercatore“: cosi’ il professore Antonio Giordano commenta con l’ANSA i complimenti ricevuti dal ministro dell’Interno Matteo Salvini dopo la scoperta da parte del suo team del ruolo di una proteina nella cura dei tumori. Tra Siena, Napoli, Avellino e Philadelphia, il professor Giordano ha messo insieme un team interamente italiano che, dopo 4 anni di ricerca finanziati con fondi statali e federali americani, ha pubblicato sulla prestigiosa rivista Nucleic Acids Research uno studio sul ruolo della proteina HNRNPD nella riparazione del DNA: “Quando i nostri meccanismi di riparazione non funzionano piu’ – spiega Giordano – si verificano non solo tumori ma anche altre patologie e il nostro studio aiutera’ anche a chiarire la funzione che alcuni farmaci hanno o potrebbero avere nel cercare di fermare la progressione tumorale“.

Direttore dell’Istituto Sbarro per la ricerca sul cancro presso la Temple University, Giordano ha creato un team composto da ricercatori italiani presenti a Philadelphia in costante contatto con i team italiani dell’Universita’ di Siena, dell’Istituto Tumori di Napoli Pascale e CROM di Mercogliano (Avellino): “Sentire i complimenti da parte di chi ha un tale ruolo politico ci fa ben sperare. In America, nonostante la crisi, la ricerca e’ sempre ben finanziata mentre in Italia purtroppo ci sono ancora grandi limitazioni e viene finanziata solo un’elite di persone“. “Faccio quindi un appello alla politica – conclude Giordano – perche’ aumenti e renda i finanziamenti accessibili a chi fa un lavoro eccezionale che non viene considerato. I ricercatori italiani non diventano intelligenti in America, questo lavoro dimostra che se crediamo nei nostri giovani, questi riescono a produrre grandi risultati“.

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