Vinci al gioco? Puoi dire addio al reddito di cittadinanza

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In Italia è orma partito il countdown per il tanto atteso reddito di cittadinanza e per la pensione di cittadinanza. E’ infatti iniziato il periodo di rodaggio, durante il quale è necessario inviare tutta la documentazione necessaria al fine di richiedere tale reddito. Ma i dubbi sono molti, in primis a chi spetterà realmente?

Una cosa è certa: la fortuna non rientra nel reddito di cittadinanza e neanche nella pensione di cittadinanza.

La novità è stata introdotta durante l’esame alla Camera dove è stato asserito che ”la perdita dei requisiti si verifica anche nel caso di acquisizioni di somme” sopra gli importi previsti ”a seguito di donazione successione o vincite”.

Quindi ben venga vincere, ma somme moderate: la vincita consentita per mantenere il reddito è infatti di 6.000 euro e può essere innalzata con incrementi di  2.000 euro per ogni componente della famiglia, fino ad arrivare ad un tetto massimo di 10.000 euro. Il tempo massimo per la comunicazione del superamento della soglia è di 15 giorni.

Ovviamente la clausola non riguarda solo i giochi ma tutti i possibili incrementi di “ricchezza” che superino le suddette soglie. A onor del vero occorre specificare che tale opzione faceva già parte della logica del provvedimento, tuttavia durante il passaggio alla Camera è stato integrata una ulteriore formulazione della stessa, che precisa in maniera chiara l’impossibilità di superare la soglia anche nel caso in cui questi proventi siano frutto di regali, eredità o vinti al proprio al gioco.

 

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