“Nel nostro Paese la disponibilità di personale sanitario sufficientemente preparato e soprattutto la dotazione organica non sono distribuite in maniera uniforme sul territorio. In altre parole, abbiamo necessità di avere una maggiore organizzazione regionale per poter rispondere alle esigenze di terapia per i bambini“. Lo ha detto Claudio Maffeis, presidente eletto SIEDP (Societa’ Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica), a margine del convegno nazionale di AGD Italia, l’associazione dei genitori di bambini con diabete di tipo 1, che si è tenuto oggi a Bari.
“Alimentazione, attività motoria e somministrazione di insulina sono la base del trattamento. Per poterlo seguire in maniera ideale – ha aggiunto Maffeis – è importante che si conoscano i principi che regolano la relazione tra queste tre componenti, quindi la funzione educativa è la prima, la più importante. E’ necessario che le famiglie e i genitori siano opportunamente educati a questa autogestione. L’altro è l’aspetto psicologico, estremamente importante all’interno di un’équipe multidisciplinare ed è per questo che noi vorremmo che in tutte le regioni ci fosse questo servizio efficiente per i nostri bambini“.
Durante il convegno si è parlato anche di nuove tecnologie nella cura del diabete. “La tecnologia offre grandissime opportunità – ha spiegato il diabetologo Valentino Cherubini – e va considerata come un investimento su tre livelli: di tipo economico perché fa risparmiare prevenendo le complicanze del diabete, di tipo sociale e biologico“. A dirigere i lavori delle circa 70 famiglie giunge a Bari da tutto il Paese, alle quali ha portato il suo saluto il sindaco Antonio Decaro, è stato il presidente nazionale di AGD Italia, Giovanni Lamenza. “L’impegno del mondo dell’associazionismo è molto forte – ha detto – proprio per andare a sensibilizzare e a stimolare le istituzioni sia politiche sia del mondo scientifico, affinché si possa raggiungere un sempre più efficace livello di assistenza su tutti i fronti, clinico, tecnologico e di sostegno psicologico“.