L’epidemia di Ebola in corso in Congo non e’ un’emergenza internazionale di salute pubblica. Lo ha deciso il comitato di emergenza istituito dall’Oms, Organizzazione mondiale della Sanita’, che si e’ riunito oggi. Dallo scorso agosto i focolai che si sono sviluppati nella provincia del Nord Kivu e di Ituri del Paese africano hanno fatto 1.206 casi e 764 morti.
“Anche se c’e’ grande preoccupazione per l’evoluzione delle ultime settimane, – ha affermato il presidente del Comitato Robert Steffen – l’epidemia non si e’ diffusa, e questo nonostante vada avanti da molti mesi. Non ci sarebbero pertanto benefici dal dichiarare l’emergenza visto l’ottimo lavoro svolto finora. Ma questo non vuol dire che dobbiamo rilassarci, dobbiamo anzi raddoppiare gli sforzi”. Lo sforzo internazionale, ha sottolineato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, ha bisogno di piu’ fondi. “Tutti siamo d’accordo che bisogna fare tutto il possibile per fermare il prima possibile l’epidemia – ha dichiarato -. Dobbiamo trovare 148 milioni di dollari per garantire il supporto sanitario, per ora ne abbiamo solo 74”.