Picco di influenza intestinale ad aprile, 200mila italiani già a letto: sintomi e modalità di contagio

Con il primo caldo, il tempo instabile e gli sbalzi di temperatura si diffondono forme virali di tipo gastrointestinale
MeteoWeb

Messa da parte l’influenza causata da virus di tipo A, con il primo caldo e gli sbalzi di temperatura arriva un altro pericolo per la nostra salute: le forme virali di tipo gastrointestinale. “Complici gli sbalzi termici, possiamo stimare circa 200 mila casi a settimana di forme virali variegate, soprattutto di tipo gastrointestinale”, ha spiegato qualche giorno fa il virologo dell’Università di Milano Fabrizio Pregliasco. L’esperto ha parlato di un vero e proprio ‘boom’ di forme di questo tipo, con scariche, vomito e crampi allo stomaco. “Sta circolando molto, fra gli altri, l’enterovirus, che colpisce a tutte le età e spesso tutta la famiglia”, dice Pregliasco. I sintomi, spesso, sono accompagnati anche da febbre, sebbene non elevata.

Il contagio avviene quando si entra in contatto con il virus, anche tramite oggetti o alimenti contaminati. Il virus, inoltre, viene propagato dal malato anche prima che i sintomi iniziano a manifestarsi. In genere l’influenza guarisce da sola dopo qualche giorno. E’ necessario però prestare attenzione alla disidratazione, che potrebbe causare problemi anche dopo la guarigione e la scomparsa del virus. Una corretta alimentazione, eventualmente supportata da specifici integratori prescritti dal proprio medico curante, potranno riequilibrare l’organismo e farlo tornare alla normalità.

 

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