“Con l’arrivo della bella stagione e l’aumento delle temperature, crescono le micro-infiammazioni dell’intestino. Inoltre si mangia più spesso fuori e aumenta il rischio di piccole tossinfezioni alimentari. Insomma, una combinazione di fattori rende la primavera una stagione difficile per il nostro ‘secondo cervello’, il cui stato di salute rischia di incidere anche sul tono dell’umore“: lo ha spiegato all’Adnkronos Salute Antonio Gasbarrini, direttore dell’Area di Medicina interna, gastroenterologia e oncologia medica del Policlinico Gemelli di Roma. “In pratica, con l’arrivo della bella stagione, il nostro intestino passa da una fase di digestione convenzionale a una di digestione alterata. Una situazione di cui risente anche il microbiota“, l’insieme dei batteri buoni che abitano nel nostro intestino. “Mangiamo più spesso fuori, e magari al ristorante le lunghe attese ci portano a consumare più pane del solito. Beviamo più alcolici e bibite gassate, e in questo modo si altera l’equilibrio tra microbiota e intestino“, “e si manifestano tanti piccoli disturbi“, come gonfiore, stipsi, crampi, scariche, dolori.
“Il fatto è che l’intestino è un organo miracoloso: lungo 7 metri, è impegnato in processi complessi, fondamentali per l’intero organismo. Basti pensare che la serotonina, il famoso ‘ormone del buonumore’, è prodotto dall’intestino. Se quest’ultimo è infiammato se ne produce meno, e il tono dell’umore peggiora“.
Ecco allora quali sono i consigli dell’esperto per difendere l’intestino in questa stagione: “Rispettiamo gli orari dei pasti, evitiamo al ristorante di farci portare cestini e cestini di pane, ma nell’attesa ordiniamo un’insalata condita con olio extra-vergine. In alternativa, va bene una verdura di stagione come antipasto. O un piatto di legumi, che contengono le fibre, ‘carburante’ prezioso per i batteri buoni dell’intestino. Oltretutto, quando li nutriamo in modo corretto, il batteri fanno scattare l’effetto ‘secondo pasto’: se nel corso di un pasto assumiamo fibre e nutriamo bene il microbiota intestinale, in quello successivo arriverà al nostro organismo l’indicazione di assorbire meno calorie“, “una regola preziosa per chi ha il diabete, soffre di ipercolesterolemia o colite infiammatoria“.
L’esperto suggerisce anche di “evitare gli alcolici. O almeno non superiamo le quantità consentite: un bicchiere al giorno per l’uomo e mezzo per la donna. E ricordiamoci di non fare troppo spesso le ore piccole. Il sonno è prezioso“.