L’arrivo del maltempo salva le campagne dalla siccità: sollievo per fiumi e laghi, tanta neve sulle montagne

Maltempo, Coldiretti: lungo la Penisola "l’area maggiormente penalizzata dalla mancanza di acqua è il Nord-Ovest dove finalmente è arrivata la pioggia"
MeteoWeb

L’arrivo del maltempo salva le campagne dalla siccità dopo che le precipitazioni sono state inferiori di 1/3 nel primo trimestre del 2019 rispetto alla media storica del periodo“: è quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr nel sottolineare che “lungo la Penisola l’area maggiormente penalizzata dalla mancanza di acqua è il Nord-Ovest dove finalmente è arrivata la pioggia. Le intense precipitazioni – sottolinea la Coldiretti – hanno portato anche molta neve sulle montagne, innalzato i fiumi e gonfiato i laghi a secco con il Maggiore che ha raggiunto un grado di riempimento di ben il 59% e quello di Como che è salito al 26%. Le precipitazioni – continua la Coldiretti – sono importanti per fermare gli incendi che si sono moltiplicati fuori stagione ma anche per ripristinare le scorte di acqua sulle montagne, negli invasi, nei laghi, nei fiumi e nei terreni, per lo sviluppo primaverile delle coltivazioni. L’acqua infatti – precisa la Coldiretti – aiuta le semine primaverili di granoturco, soia, girasole, barbabietole, riso, pomodoro ma a preoccupare sono anche gli ortaggi e le piante da frutto fiorite in anticipo per le alte temperature. In queste condizioni – continua la Coldiretti – il maltempo è manna per gli agricoltori ma per essere di sollievo la pioggia deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni. In particolare a preoccupare è la grandine, l’evento più temuti dagli agricoltori in questo momento perché i chicchi si abbattono sulle verdure e sui frutteti in fiore e – spiega la Coldiretti – spogliano le piante compromettendo la produzione successiva. Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.”

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