A pochi giorni dal caso di un uomo in Florida che ha rischiato la vita e l’amputazione di un braccio a causa di rari batteri “mangia-carne”, una seconda famiglia si è fatta avanti condividendo una storia simile.
Rischia la vita per un banale incidente di pesca: contrae la fascite necrotizzante, l’infezione dei batteri “mangia-carne”
Barry Briggs, di Waynesville (Ohio), ha dichiarato ad ABC Action News di essersi sentito male a Tampa, in Florida, dopo una gita in barca nei pressi di Weedon Island. Quel giorno “ho avuto un po’ di gonfiore, inizialmente ho pensato che forse era una scottatura”, ha raccontato l’uomo. Nonostante il piede avesse iniziato a gonfiarsi, Briggs è comunque riuscito a tornare in Ohio, dove gli è stata diagnosticata la fascite necrotizzante, causata dai batteri Streptococchi di gruppo A. Questo tipo di batteri sono considerati la causa più comune di fascite necrotizzante, secondo i Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC). L’infezione, tragicamente nota per la sua azione di mangiare la carne della persona infetta, è considerata una condizione potenzialmente letale.
Dopo il ritorno da Tampa, Briggs è stato trasportato d’urgenza al Miami Valley Hospital di Dayton (Ohio). “Una volta che questa cosa si è avviata, e sembra che lo faccia velocemente, percorreva 2,5cm all’ora sulla mia gamba”, ha dichiarato l’uomo. Nel suo caso, i dottori non sono riusciti a trovare nessuna ferita aperta e nessun taglio. Solitamente, infatti, è necessaria una lesione cutanea per permettere ai batteri di entrare nel corpo di una persona. “Non ricordo di essere stato graffiato, un colpo o una puntura. I dottori hanno guardato quando sono arrivato e non sono riusciti ad identificare niente”, ha aggiunto il malcapitato. I CDC affermano che una simile infezione può innescarsi anche dopo un trauma contusivo.
Briggs ha trascorso 11 giorni in ospedale per essere curato, è stato sottoposto ad un trapianto di pelle e gli sono stati somministrati diversi antibiotici. I batteri si sono sviluppati velocemente: quello che è apparso come un leggero ematoma si è rapidamente trasformato in una orribile bolla nera e infiammata. La storia è molto simile a quella di Mike Walton, punto alla mano da un banale amo da pesca che ha creato una grande bolla nera e innescato tutto il processo.
I CDC affermano che dal 2010, ogni anno ci sono circa 700-1200 casi di fascite necrotizzante di gruppo A. Secondo i CDC, questo problema “colpisce prevalentemente le persone con un sistema immunitario compromesso o con un’altra malattia in corso, soprattutto malattie epatiche”. I sintomi della fascite necrotizzante possono includere (ma non sono limitati solo a questo) veloce gonfiore della pelle, dolore acuto, febbre e macchie nere sulla pelle.