“Gli scienziati fanno invenzioni tutti i giorni ed è stato fondamentale aver fotografato il ‘buco nero’ che e’ una conferma di scoperte e invenzioni dei decenni precedenti“: lo ha dichiarato oggi a Perugia il Premio Nobel per la Fisica Shuji Nakamura.
Lo scienziato, che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento per le sue ricerche sull’illuminazione a Led, è all’Universita’ di Perugia per ricevere il dottorato honoris causa in Energia e sviluppo sostenibile. “E’ sempre importante stare dietro al mondo scientifico e seguirlo attentamente: ogni giorno si possono scoprire nuove cose,” ha concluso.
Svelata la prima foto di un buco nero, il premio Nobel Nakamura: “Conferma scoperte e invenzioni dei decenni precedenti”
"E' stato fondamentale aver fotografato il 'buco nero' che e' una conferma di scoperte e invenzioni dei decenni precedenti"

L'EHT (Event Horizon Telescope) - una schiera di otto radiotelescopi dislocati su tutta la Terra, costruiti attraverso una collaborazione internazionale - è stato progettato per catturare l'immagine dei buchi neri. Oggi, in varie conferenze stampa coordinate in tutto il mondo, i ricercatori dell'EHT parlano del loro primo successo, svelando la prima prova visiva diretta di un buco nero supermassiccio nel cuore di Messier 87 e della sua ombra. L'ombra di un buco nero, come quella mostrata qui, è la cosa più vicina a un'immagine del buco nero stesso, un oggetto completamente oscuro da cui nemmeno la luce può sfuggire, a cui possiamo aspirare. Il confine di questo buco nero - l'orizzonte degli eventi, da cui l'EHT prende il nome - è circa 2,5 volte più piccolo dell'ombra che proietta e misura poco meno di 40 miliardi di km. Anche se questo può sembrare un numero molto grande, questo anello ha una dimensione di circa 40 microarcsecondi - equivalente a misurare la lunghezza di una carta di credito sulla superficie della Luna. Sebbene i telescopi che costituiscono l'EHT non siano fisicamente collegati, sono in grado di sincronizzare i loro dati registrati con orologi atomici - maser di idrogeno - che segnano esattamente il tempo delle osservazioni. Queste osservazioni sono state raccolte a una lunghezza d'onda di 1,3 mm durante una campagna globale del 2017. Ogni telescopio dell'EHT ha prodotto enormi quantità di dati - circa 350 terabyte al giorno - che sono stati archiviati su dischi rigidi a elio ad alta prestazione. Questi dati sono stati trasferiti a supercomputer altamente specializzati - noti come correlatori - al Max Planck Institute for Radio Astronomy e al MIT Haystack Observatory per essere combinati. Sono stati poi faticosamente convertiti in un'immagine utilizzando nuovi strumenti computazionali sviluppati dalla collaborazione