Un raro rinoceronte indiano con un solo corno, nato recentemente allo Zoo Miami, in Florida, è un incoraggiante segno di speranza per una specie a rischio estinzione. Il piccolo, che potete vedere nella foto in alto e nelle tenere immagini del video in fondo all’articolo, è nato grazie alle tecniche dell’inseminazione artificiale e dell’induzione forzata dell’ovulazione. I ricercatori avevano tentato di raggiungere un concepimento naturale ma l’insuccesso li ha portati a provare i metodi di “riproduzione assistita”. I piccoli non nascono già con il corno. “Hanno una piccola macchia piatta sul naso dove crescerà il corno” intorno ai 6 anni di età, ha spiegato Terri Roth, vice presidente di Conservazione e Scienza del Cincinnati Zoo & Botanical Garden e parte della International Rhino Foundation.
“È davvero una grande notizia perché per salvare alcune di queste specie in pericolo, abbiamo bisogno di ogni strumento possibile nel nostro pannello degli strumenti. La riproduzione assistita è uno di questi strumenti. Vedere questi piccoli prodotti dall’inseminazione artificiale che altrimenti non sarebbero mai nati, è molto emozionante per noi”, ha commentato Roth.
Il rinoceronte indiano con un solo corno è a rischio estinzione (ce ne sono circa 3.500 in libertà) ma sta facendo un ritorno negli ultimi anni, ha spiegato Roth. “Il bracconaggio è ancora un enorme problema per questi animali, non solo in Africa ma anche in Asia”, ha aggiunto. Questo problema persiste soprattutto grazie alla falsa convinzione che le corna di rinoceronte abbiano proprietà medicinali e guarenti “che in realtà non hanno”, precisa Roth.
Molto probabilmente, questo piccolo di rinoceronte non sarà mai introdotto in natura, ma Roth spiega che esiste la possibilità che altri animali nati in cattività possano farlo in futuro. Il punto di questi animali cresciuti in cattività è quello di stabilire una specie di “garanzia” nel caso in cui la popolazione di rinoceronti in libertà diminuisse ancora di più. “Quello che facciamo nei nostri zoo è tentare di assicurarci che le nostre popolazioni siano popolazioni di rinforzo. Anche se stiamo cercando di salvare anche quelli selvaggi allo stesso tempo, non si può essere troppo sicuri che una specie esisterà a lungo termine. Ogni nascita fa la differenza quando si parla di una specie di cui rimangono solo 3.500 esemplari”, ha spiegato Roth.