“Supermamme” di M-Team in piazza contro la meningite

La meningite B, scatenata dal meningococco B, è attualmente la forma più comune ed è responsabile da sola di circa l'80% dei casi in età pediatrica
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L’M-Team, la squadra di mamme voluta dal Comitato nazionale liberi dalla meningite per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione di questa infezione, scende in piazza per parlare direttamente con i genitori, mentre i bimbi giocano assieme e imparano le regole per il loro sano sviluppo psicofisico. Il progetto, unico in Italia – sottolineano i promotori – prevede tre appuntamenti in cui gioco, sport e scienza diventano i protagonisti di un modello informativo che mira a diffondere la corretta informazione sulla meningite e le possibilità di prevenire la malattia, nell’ambito di un approccio che mira a migliorare la salute dei bambini a 360 gradi, attraverso consigli utili per l’alimentazione e l’attività fisica dei più piccoli. Saranno poi loro i veri protagonisti delle giornate: nel ‘minivillaggio’ appositamente realizzato potranno giocare, conoscersi, apprendere.
L’iniziativa viene presentata oggi in occasione della Giornata mondiale contro la meningite che ricorre il 24 aprile. Le ‘supermamme’, capitanate dalla tuffatrice olimpica Tania Cagnotto, saranno le madrine di tutte le attività e saranno a disposizione dei genitori per aiutarli a comprendere come far crescere bene i loro piccoli, sia sotto l’aspetto fisico che sotto il profilo psicologico, combattendo le tante fake news che ancora circondano il mondo dell’infanzia. L’obiettivo principe dell’M-Team è la prevenzione della meningite da meningococco, infezione che colpisce ogni anno circa 1.000 persone in Italia, ma è particolarmente frequente nell’infanzia e può portare a morte o a gravi disabilità.
La meningite B, scatenata dal meningococco B, è attualmente la forma più comune ed è responsabile da sola di circa l’80% dei casi in età pediatrica. Purtroppo su questa infezione non esiste ancora un’adeguata conoscenza da parte dei genitori: secondo una recente ricerca condotta da Ipsos, infatti, il 41% dei genitori non si considera sufficientemente informato sulla meningite. Il programma prevede l’arrivo delle ‘supermamme’ in tre città, a partire dalle 9.30. Nei mini villaggi saranno adibite delle aree con gli stand di gioco e incontro per i bambini, oltre che spazi dedicati a genitori e pediatri: sabato 11 maggio a Roma – Ponte Milvio; sabato 18 maggio a Bari – piazza del Ferrarese; Padova sabato 1 giugno, luogo in corso di definizione.
Da 11 anni, purtroppo – spiega Amelia Vitiello, presidente del Comitato nazionale contro la meningite – non ho più la possibilità di abbracciare mia figlia, di coccolarla, vederla crescere, vederla cadere, di vederla sbagliare, perché la meningite me l’ha portata via in 10 ore. Racconto la mia storia, non senza dolore, perché se 11 anni fa non era possibile preservare Alessia, mia figlia, dalla meningite, contro il meningococco B i genitori di oggi hanno questa possibilità di prevenzione, che io non ho avuto. Per questo, parlando con le mamme e i papà con iniziative come questa, vogliamo diffondere questa cultura“.
La parola meningite fa paura a tutti, ma ancora di più ai genitori – racconta un’altra ‘supermamma’, Elena Bozzola, medico pediatra e dirigente medico dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma e segretario nazionale della Società italiana di pediatria (Sip) – Un valido aiuto proviene dal vaccino: vaccinando i nostri bambini in base alle indicazioni del calendario vaccinale, li proteggiamo verso alcune tra le più temibili malattie al mondo. In un’epoca in cui siamo contornati da fake news e disinformazione, la mia presenza oggi è per dare voce alla medicina e alla scienza: i vaccini sono sicuri ed efficaci. Vaccinate i vostri bambini“.
Faccio parte di questo team perché credo profondamente nella prevenzione – sottolinea la campionessa di tuffi Tania Cagnotto – Ho cercato di prevenire infortuni per una vita e adesso voglio fare la stessa cosa per mia figlia. Come? Attraverso lo sport, il cibo sano e i mezzi efficaci che oggi abbiamo a disposizione grazie alla ricerca scientifica“.

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