Un vaccino contro il cancro: non è utopia, ma ricerca scientifica. E’ stato sperimentato per la prima volta negli Stati Uniti. Come rivela uno studio pubblicato sulla rivista Nature Medicine, il vaccino ha dimostrato una prognosi favorevole in un ristretto numero di pazienti affetti da linfoma.
La ricerca, a opera degli studio del Mount Sinai di New York, è stata testata inizialmente su 11 pazienti: i risultati positivi hanno poi permesso di allargare lo studio anche su altri pazienti affetti da cancro al seno e alla gola e ricoverati in un altro ospedale. Dai dati sperimentali è emerso che alcuni dei soggetti, in seguito alla cura, hanno manifestato segni completi di guarigione.
La terapia viene chiamata “vaccino” in quanto crea un sistema di immunizzazione che permette poi di combattere la malattia. L’obiettivo è quello di rendere il corpo consapevole, in modo da permettergli di riconoscere i tumori e successivamente attaccarli, come spiega Joshua Brody direttore del programma di immunoterapia per linfoma.
Un dato di notevole rilevanza è l’osservazione, in 3 pazienti, della scomparsa di tumori anche in zone del corpo non trattate direttamente con le radiazioni. “La scomparsa da zone non trattate è uno dei risultati più interessanti”, evidenzia Silvia Formenti, responsabile di oncologia e radiologia alla Weill Cornell di New York, che non ha lavorato al progetto ma sta seguendo un percorso simile.