Vaccini, epidemie di morbillo nel mondo: sotto accusa il calo delle immunizzazioni

Era solo il 2000 quando gli Stati Uniti furono dichiarati 'morbillo free'. Ora gli Usa, insieme ad altri Paesi in tutto il mondo, stanno sperimentando una recrudescenza della malattia, una serie di epidemie dovute al calo della copertura vaccinale
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Era solo il 2000 quando gli Stati Uniti furono dichiarati ‘morbillo free’. Ora gli Usa, insieme ad altri Paesi in tutto il mondo, stanno sperimentando una recrudescenza della malattia, una serie di epidemie dovute al calo della copertura vaccinale. Senza una rinnovata attenzione all’importanza della vaccinazione contro il morbillo, la malattia potrebbe riaffacciarsi a pieno ritmo in tutto il pianeta.

Il monito arriva dagli esperti di malattie infettive dell’Istituto Nazionale Allergie e Malattie Infettive (Niaid) e della Penn State University College of Medicine sulle pagine del ‘New England Journal of Medicine’. Prima che venisse sviluppato il vaccino contro il morbillo, la malattia uccideva ogni anno 2-3 milioni di persone in tutto il mondo.

Oggi il morbillo causa ancora oltre 100.000 morti a livello globale ogni anno. Ogni morte legata al morbillo è una “tragedia prevenibile, che avrebbe potuto essere evitata con la vaccinazione”, scrivono gli autori. Alcune persone però sono riluttanti a vaccinare i loro figli, e la colpa sarebbe della disinformazione su questo particolare vaccino.

Gli esperti puntano il dito contro il presunto legame tra il vaccino e i rischi di autismo, una “fake news” smentita ormai da tempo ma ancora rilanciata, soprattutto sulla rete. Per un numero molto limitato di persone esistono valide controindicazioni al vaccino contro il morbillo, è il caso dei pazienti immunodepressi, ma quasi tutti possono essere vaccinati in sicurezza, continuano gli esperti.

Quando i livelli di copertura vaccinale diminuiscono, ciò espone a rischio i bambini non vaccinati e le persone immunodepresse. E questo può avere conseguenze disastrose. Gli autori descrivono il caso in cui un bambino con morbillo ne ha contagiati altri 23 in una clinica oncologica pediatrica, con un tasso di mortalità del 21%. Se i tassi di vaccinazione continueranno a diminuire, le epidemie di morbillo potrebbero diventare ancora più frequenti, una prospettiva che gli autori descrivono come “allarmante”.

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