50 anni fa il primo sbarco sulla luna, Parmitano: “Difficile immaginare il mondo odierno senza l’incredibile avventura dell’Apollo”

"Quello che potrei immaginare se non ci fosse stato l'Apollo è che oggi ci troveremmo a voler raggiungere la luna - come vogliamo fare - ma, senza esserci mai stati, ancora il desiderio di quella prima volta"
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Esattamente 50 anni dopo il primo sbarco dell’uomo sulla Luna con Neil Armstrong e Buzz Aldrin in una missione che sarebbe entrata nella storia, l’astronauta italiano dell’Esa e colonnello pilota sperimentatore dell’Aeronautica militare Luca Parmitano si prepara al lancio della missione Beyond, la seconda dopo “Volare” del 2013. “È quasi difficile immaginare il mondo odierno senza l’incredibile avventura dell’Apollo – ha detto ad askanews in collegamento via internet dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakhstan – probabilmente se non ci fosse stata quella spinta, è difficile immaginare programmi come la Mir, Apollo-Soyuz, Mir-Shuttle, cioè questa spinta alla cooperazione, il desiderio di mettere da parte la competizione per cercare di far meglio tutti insieme nasce anche da quello grandissima vittoria. Quello che potrei immaginare se non ci fosse stato l’Apollo è che oggi ci troveremmo a voler raggiungere la luna – come vogliamo fare – ma, senza esserci mai stati, ancora il desiderio di quella prima volta“. Non celebriamo solo la grandiosità dell’impresa ma anche l’eredità che ci ha lasciato.

Solo 50 anni dopo il primo sbarco sulla luna, parliamo di astronomia multimessaggero, materia oscura, viaggi su Marte, teoria del tutto, rilevamento di onde gravitazionali, prima immagine di un buco nero. Insomma siamo davvero sulla soglia di una nuova era, in cui l’uomo andrà alla scoperta di altri mondi. A questo proposito, sembrano azzeccata le parole dell’astronauta Eugene Cernan, comandante della missione Apollo 17 e ultimo uomo a camminare sul suolo lunare, che intervistato a Milano 3 anni prima della sua scomparsa, disse: “Io ho fatto l’ultimo passo del programma Apollo ma di certo non è stato l’ultimo passo dell’uomo sulla Luna, in futuro un ragazzo o una ragazza capace di sognare ne farà un altro“.

E questa volta, vogliamo tornare sulla luna per restarci, prima attraverso la stazione orbitante Lunar Gateway e poi con una base permanente sul nostro satellite. Questa non avrà solo il fine di esplorare la luna, ma farà anche da stazione intermedia nei prossimi viaggi verso Marte e altri corpi celesti del sistema solare. “Il prossimo grande passo dell’umanità non ce lo siamo ancora immaginati – ha concluso Parmitano – ma se riuscissi oggi a immaginarlo non sarebbe un grande passo“.

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