Tumori: esperto sfata i falsi miti sui benefici del digiuno e della dieta vegana

"E' importante fare chiarezza: il presunto effetto benefico del digiuno, presentato addirittura come terapia per i tumori, semplicemente non è dimostrato"
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Da preziosissimo strumento di prevenzione, a vera e propria arma per favorire l’efficacia delle terapie anti-cancro. La nutrizione è sempre più protagonista in oncologia, “ma è importante fare chiarezza: il presunto effetto benefico del digiuno, presentato addirittura come terapia per i tumori, semplicemente non è dimostrato: proporre una restrizione dietetica o un digiuno a un paziente avanzato o in chemio ha un effetto negativo e può contribuire a farlo morire prima“. A spiegarlo all’AdnKronos Salute, alla vigilia del Congresso 2019 dell’Esmo (European Society for Medical Oncology) al via domani a Barcellona, è Stefano Cascinu, docente di Oncologia medica all’Università Vita-Salute dell’ospedale San Raffaele di Milano.
Discorso analogo per la dieta vegana: “Ho un rispetto profondo per chi non mangia carne, è una dieta etica – sottolinea l’esperto – ma occorre dire con chiarezza che può avere un effetto drammatico su un malato oncologico“. Nella diretta streaming da Barcellona, in programma il 30 settembre sulla pagina Facebook di ‘Più forti del cancro’, Cascinu parlerà proprio di nutrizione del paziente oncologico. “Fino a qualche anno fa – dice lo specialista – questo problema era considerato quasi esclusivamente in funzione della prevenzione dei tumori. Oggi invece la nutrizione entra a far parte della cura del paziente, affiancata alle normali terapie“. Ma il fiorire di informazioni sul web finisce per confondere le idee agli stessi pazienti.
Ogni giorno – racconta Cascinu – in ambulatorio arrivano almeno un paio di persone, spesso istruite, che si sono costruite un’informazione su siti non controllati e non controllabili, e ci chiedono dei presunti benefici della restrizione calorica, della dieta vegana o di altri regimi dietetici. Il problema è che, se anche un’idea ha funzionato sui topi da laboratorio, non è automatico che lo faccia nella popolazione“.
Ma intanto il tam tam rimbalza sul web. “Così nascono falsi miti, particolarmente pericolosi nel caso di soggetti fragili come i malati di tumore – avverte Cascinu – Quello che ormai sappiamo bene, e che possiamo dire, è che il controllo del perso corporeo è benefico: almeno nel 30% dei casi lo stile di vita, e in particolare l’obesità, è collegato ad alcuni grandi tumori come quello alla mammella, al colon o alla prostata. Mentre mantenere il proprio peso riduce in modo importante il rischio di recidiva“.
Quanto ai benefici di super-food come spezie o zenzero, “si tratta – chiarisce l’esperto – di alimenti che hanno degli effetti, ma da qui a pensare che proteggano, ad esempio, dal tumore al colon ce ne passa: è una bella speranza e poco più“.
Ribadisco: occorre spiegare alle persone che, se una strategia si è dimostrata efficace sui topi, non bisogna dare per scontato che lo sia anche nell’uomo. Credo – conclude – che sia sempre più importante da parte di noi medici rispondere in modo corretto, dato l’incremento dei quesiti dei pazienti su questi argomenti“.

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