Innovazione: Agriumbria, confronto tra offerta domanda e mondo scientifico

Agriumbria, con il 2020, raggiunge la 52ª edizione in programma dal 27 al 29 marzo 2020, nei padiglioni di Umbriafiere
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Il futuro dell’agricoltura si dà appuntamento ad Agriumbria che con il 2020 raggiunge la 52ª edizione in programma dal 27 al 29 marzo 2020, nei padiglioni di Umbriafiere, a Bastia Umbra (Perugia), con un programma sempre più indirizzato alle esigenze degli imprenditori di un settore in continua evoluzione e crescita costante. In vetrina come sempre le migliori tecnologie e attrezzature per l’agricoltura, le rassegne zootecniche e i tanti argomenti di attualità che saranno alla base di un momento di confronto tra offerta, domanda e mondo scientifico di un comparto che è in continuo divenire. Tanti elementi, una passione è lo slogan scelto per questa edizione presentata in anteprima a Bari durante Agrilevante, dove Agriumbria grazie alla collaborazione con con Federunacoma ha curato la parte novità, quella legata alla zootecnia.
Mi piace sempre dire – spiega Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere – che questa è la seconda edizione dopo i primi cinquant’anni perché uno dei punti forza della nostra fiera è stato quello di continuare a individuare i punti di svolta del settore mettendo gli operatori in condizione di poter crescere in questo appuntamento dal punto di vista professionale“.
Nel 2019 la rassegna ha superato i 450 espositori con oltre 100 mila visitatori in tre giorni. Tra l’altro nelle stesse giornate di Agriumbria nella vicinissima Assisi si svolgerà l’evento promosso da Papa Francesco, The economy of Francesco, voluto per i più giovani con la finalità di stringere un patto sostenibile sull’economia del futuro, elemento questo che sposa in pieno le finalità della storica fiera di Bastia che proprio sul ricambio generazionale e sulle opportunità dei giovani ha sempre puntato i riflettori.
Agriumbria 2020. Oltre alla parte espositiva, che come sempre sarà articolata nei vari settori d’interesse, dalla meccanizzazione alla tecnologia aziendale, uno dei punti forza della fiera si concentra sui ring esterni dove ancora una volta sono confermati i concorsi zootecnici dedicati alla nazionale della Chianina (che torna come biennale), la Nazionale Romagnola, la nazionale Charolaise e la nazionale Limousine che vanno ad aggiungersi agli altri appuntamenti dei concorsi nazionali dedicati alle varie razze. Il tutto in stretta collaborazione con l’Associazione italiana allevatori, storico partner di Agriumbria.
Terzo anno per il salone nel salone, Milktec, spazio dedicato alla tecnologia per la filiera lattiero-casearia. In fiera verranno presentate dunque le ultime tecnologie sul fronte di macchine e attrezzatura per la mungitura e la lavorazione del latte. Ci saranno poi le mostre e le rassegne zootecniche, gli altri saloni specializzati (Bancotec, Enotec, Oleatec) e le aree espositive nelle quali vengono proposte soluzioni di innovazione dei mezzi tecnici, saranno solo alcuni dei fulcri della fiera che nei giorni avrà anche un ricco programma di convegni, meeting e master di approfondimento pensati per mettere aziende, associazioni di categoria e mondo scientifico in un confronto unico.
Prosegue l’attività permanente dell’Osservatorio Agriumbria sul consumo nazionale di carne di qualità ormai un punto di riferimento per tutto il comparto. Durante la prossima edizione saranno pubblicati i dati sugli allevamenti e le tendenze dei consumatori nei confronti della carne certificata e di qualità. Alla sua quarta edizione il premio dedicato a uno dei giornalisti più noti e apprezzati del settore, Antonio Ricci, scomparso nel 2016. Antonio ha contribuito non solo alla crescita dell’agricoltura italiana, ma anche al successo di Agriumbria, essendone uno storico consulente.
Umbriafiere, in collaborazione con la Facoltà di Agraria di Perugia e con Edagricole, ha deciso di indire il premio diviso in due sezioni: una giornalistica, al professionista del settore che si è distinto per raccontare l’agricoltura italiana e una dedicata a uno studente di tutte le facoltà di Agraria di Italia che con un lavoro di tesi abbia affrontati i temi della sostenibilità ambientale ed economica e la multifunzionalità in agricoltura. Il premio sarà assegnato durante il programma della prossima edizione.
Agriumbria nasce da una felice intuizione dell’ideatore della manifestazione agricola, Lodovico Maschiella, e nel 1969 viene organizzata la prima ‘fiera moderna’, la fiera dell’agricoltura. Una manifestazione agro zootecnica con l’obiettivo di promuovere e sviluppare le attività agricole e zootecniche dell’Italia centrale. Da quel momento in poi ogni edizione ha stabilito un record positivo con una continua crescita di espositori e visitatori.
Nel 1980 inizia la realizzazione delle nuove e moderne strutture del quartiere fieristico che consolidano il progetto espositivo che ha in Agriumbria la sua manifestazione più importante. Negli stessi anni nasce l’Associazione Agriumbria, composta da Enti e Associazioni di categoria, per la gestione e il coordinamento della fiera. Le notevoli dimensioni raggiunte, la forza dell’impatto economico e le tante manifestazioni suggeriscono (nel 1997) la trasformazione dell’ente gestore in Umbriafiere spa, oggi attuale società di gestione del Centro Fieristico Regionale. Oggi, dopo un lungo percorso, Agriumbria, mostra dell’agricoltura, zootecnia e alimentazione rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale per la valorizzazione del settore agricolo e costituisce un momento di discussione e riflessione sulle prospettive e sul futuro dell’agricoltura.

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