Maltempo, il Geologo: “Piano di adattamento del clima è fermo da oltre un anno”

Da una parte un territorio fragile, dall'altra il maltempo acuito dai cambiamenti climatici: per non dover rincorrere l'emergenza serve uno sforzo concreto
MeteoWeb

Da una parte un territorio fragile, dall’altra il maltempo acuito dai cambiamenti climatici. Per non dover rincorrere l’emergenza è necessario “affrontare il percorso che porta alla stesura definitiva e all’esecutività del Piano di adattamento nazionale ai cambiamenti climatici che giace ‘in sospeso’ da oltre un anno in attesa di lievi ma fondamentali modifiche”. Così Massimiliano Fazzini, geologo e climatologo, docente dell’Università di Camerino.

Già cinque anni fa, ricorda Fazzini, “l’allora ministro dell’Ambiente Galletti evidenziò l’assoluta importanza del poter disporre di tale documento operativo. Allo stesso tempo, occorre rapidamente rinnovare i piani locali di protezione civile, completandoli, se possibile, con sistemi esperti atti ad evidenziare in tempo reale aree potenzialmente allagabili o esondabili, dunque a rischio, e implementare il modello comunicativo esistente tra il governo cittadino e la popolazione, che dovrà beneficiare di un percorso di educazione ambientale e di sensibilizzazione capillare destinato alla popolazione”.In ultimo, è fondamentale riconsiderare la possibilità di legiferare relativamente al ”geologo condotto” comunale, anch’esso oggetto di discussioni da almeno un ventennio ed oramai fondamentale per la gestione del rischio idrogeologico alla scala locale”, conclude il geologo e climatologo.

Condividi