Omm, la telefonia mobile invade le onde radio per le previsioni meteo: può causare problemi gravi all’osservazione della Terra

L'Omm non vuole opporsi all'avanzamento delle nuove tecnologie ma crede sia importate che il progresso in questo campo non vada a scapito dell'utilizzo delle frequenze radio per salvare vite umane
MeteoWeb

La corsa a standard tecnologici sempre più avanzati e potenti di telefonia mobile, che permettono prestazioni e velocità molto più elevate, rischiano di interferire con le frequenze radioelettriche destinate all’osservazione meteorologica. Quindi, facilitare e velocizzare le connessioni può causare dunque problemi gravi all’osservazione della Terra, strumento indispensabile per le previsioni meteorologiche. A denunciarlo è l’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm)che punta il dito contro la crescente concorrenza per l’attribuzione delle bande di frequenza legate, in particolare, alla telefonia mobile 5G.

L’Omm non vuole evidentemente opporsi all’avanzamento delle nuove tecnologie ma crede sia importate che il progresso in questo campo non vada a scapito dell’utilizzo delle frequenze radio per salvare vite umane. Secondo l’Organizzazione si tratta dunque di trovare il giusto equilibrio tra gli interessi commerciali e tecnologici a breve termine e l’imperativo a lungo termine in materia di sicurezza delle popolazioni che si basa sui dati raccolti dai satelliti di osservazione della Terra, radiosonde, aerei, radar e altri sistemi di osservazione. Negli ultimi decenni, il rilascio tempestivo di avvisi meteorologici ha ridotto significativamente la perdita di vite umane. Questo sviluppo positivo è un risultato diretto dell’uso delle frequenze radio per il telerilevamento, con i dati ottenuti che alimentano i sistemi numerici di previsione del tempo. Di conseguenza, le previsioni stanno diventando più accurate e riguardano scadenze più lunghe.

Tuttavia, lo spettro radio è sempre più sotto pressione da parte delle tecnologie wireless e di altre applicazioni, tra cui le telecomunicazioni mobili internazionali (IMT), che utilizzano nuove tecnologie come il 5G. ”Non dobbiamo correre il rischio di cancellare molti dei progressi compiuti attraverso i nostri servizi di allerta per le catastrofi naturali se vogliamo evitare un aumento delle perdite umane e materiali’‘ sostengono gli esperti dell’Omm. Sarà questo uno dei temi al centro della Conferenza mondiale sulle radiocomunicazioni in programma dal 28 ottobre al 22 novembre a Sharm el-Sheikh (Egitto). L’evento riunirà più di 3.500 partecipanti provenienti dai 193 Stati membri dell’ Unione internazionale delle telecomunicazioni tra cui rappresentanti di organizzazioni internazionali, produttori di apparecchiature e operatori di rete. Il successo della conferenza dipenderà dalla capacità dei partecipanti di conciliare le esigenze dei vari servizi che utilizzano lo spettro delle radiofrequenze, come l’aeronautica, i servizi marittimi, satellitari e ferroviari, la trasmissione dei dati di osservazione della Terra, la comunicazione a banda larga mobile e i servizi radio amatoriali.

Brett Tarnutzer, capo del GSMA, un ente che rappresenta gli operatori di rete mobile in tutto il mondo (circa 800 operatori mobili e altre 300 aziende nel più ampio ecosistema mobile sono membri associati) aveva già replicato lo scorso giugno a queste preoccupazioni che si erano diffuse, affermando che il 5G e le previsioni meteorologiche “possono coesistere e coesisteranno”. “Non possiamo permettere che queste tattiche spaventose ci impediscano di raccogliere gli enormi vantaggi sociali ed economici delle reti 5G. Sollecitiamo tutti a guardare semplicemente i fatti e non lasciarsi attrarre da una retorica fuorvianti”, ha detto Tarnutzer. Secondo la GSMA, le previsioni di un conflitto fra 5G e rilevamenti meteo sarebbe basato “su uno suo scenario da giorno del giudizio” che non terrebbe conto del fatto che i sensori meteorologici non sono stati implementati in modo adeguato negli ultimi anni.

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