Allerta Meteo – La “tempesta mediterranea”, da giorni annunciata, è oramai una realtà sul Sud Italia. Una imponente e irruenta discesa di aria fredda subpolare nel cuore del territorio caldo nordafricano, sta sollevando imponenti masse di aria calda dal territorio libico che, con virulenza, si spingono lungo l’ascendente depressionario intorno a un minimo al suolo in risalita dal Mar Libico e che va approfondendosi verso la Sicilia sud-orientale. Una di quelle configurazioni bariche possenti, non rare sul Mediterraneo, ma nemmeno frequenti, e che negli ultimi anni stanno avendo tempi di ricorrenza particolarmente accelerati.
In questa sede tralasciamo il maltempo inteso in termini di precipitazioni con i temporali, i rovesci e i nubifragi che conseguiranno al transito dei potenti nuclei perturbati, con molte aree a rischio allagamenti, per focalizzare l’attenzione, invece, sull’aspetto venti: sarà il fenomeno che probabilmente più risalterà a posteriori, in seguito al passaggio della tempesta, che raggiungerà picchi analoghi a quelli degli uragani di 2ª categoria sulla scala Saffir-Simpson. Ebbene i numeri da noi calcolati sono davvero importanti, con venti medi, essenzialmente dai quadranti meridionali o sudorientali, spesso sui 40-60 o 70 km/h, un po’ su tutte le regioni meridionali. Solo qualche area meno esposta alle correnti veementi da Sud potrà essere interessata da venti inferiori a quelle velocità espresse. Piuttosto invece, molte aree potranno vedere venti di tempesta, ossia raffiche frequenti tra 80 e 100 km/h, e già questa potenza diffusa potrà arrecare alcuni danni perché trattasi di velocità in grado di sradicare anche un albero di medio fusto.
Ma attenzione, perché più di qualche area, potrà essere sterzata da venti impetuosi, della stessa potenza di quelli caratterizzanti un Uragano di categoria 1 e 2, con 120-130-150 km/h e fino addirittura sui 170 km/h. La massima potenza tempestosa dovrebbe esprimersi proprio nelle prossime ore notturne e ancora per tutta la giornata di domani. Nelle cartine che seguono, abbiamo espresso solo i venti superiori, e fortunatamente su aree più circoscritte e per fasi più brevi, a 80 km/h, ribadendo che 40-60-70 km/h, saranno enormemente più diffusi.
In particolare, come visibile dalla prima immagine, la Sicilia settentrionale e nord-orientale sarà la prima regione a essere colpita da venti impetuosi, mediamente da Sud/Sudest, salvo eventuali variazioni di direzione imposti da rilievi locali. La cartina è eloquente, con le aree colorate in blu, tra Messinese, Nord Catanese e Est Palermitano, colpite da venti spesso sui 90-120 km/h; punte di 130-140 km/h, sull’area etnea e sulle Madonie. Attenzione, perché ci sono dati per raffiche fino a oltre 170 km/h, calcolati con dati del centro europeo ECMWF nei pressi nella Riserva Naturale Orientata Fiumedinisi, a sud-ovest di Messina. Allerta su tutte queste aree tra Messinese, Catanese e Est Palermitano.
Altra regione sferzata da venti tempestosi sarà la Calabria, tra le prossime ore, notte e la giornata di domani. Nella seconda immagine, tutti i settori più intensamente interessati con focus sulla provincia meridionale Reggina, dove fra Bocale, Lazzaro, Motta San Giovanni, Montebello Ionico, sono attese raffiche fino a 150–160 km/h. Stiamo parlando di venti non già di tempesta violenta o Fortunale, ma caratteristici di un vero e proprio uragano, con penetrazione importante di acqua marina verso l’entroterra e rischio per le abitazioni prossime alle coste. Consigliata l’evacuazione preventiva. Medesimo rischio anche sulla costa ionica del Crotonese, su area Isola di Capo Pizzuto con raffiche possibile fino a 135-140 km/h e venti tempestosi su tutta l’area interna e gran parte di quella centro-settentrionale calabrese, con 130 km/h anche verso il Pollino, ai confini con la Lucania meridionale.
Infine, molte aree del Sud peninsulare ugualmente interessate da venti tempestosi, specie nel corso di domani, martedì 12. In particolare, oltre all’area Pollino, nel Sud della Lucania, con 130 km/h, medesima potenza potrà essere raggiunta anche sulla costa sud-occidentale lucana, verso area Trebisacce. Ancora possibili raffiche di vento diffuse sui 90-120 km/h sulla Lucania centro-meridionale e orientale, qui magari con punte anche oltre, e su buona parte della Puglia centro-meridionale, anche sul Gargano, qui con 80-110 km/h. Venti impetuosi anche in Campania: 80-110 km/h sul Salernitano centro-meridionale e, più o meno venti della medesima potenza sui rilievi dell’Avellinese, nord-occidentali del Salernitano e sul Centro Sud Napoletano. Attenzione qui per possibili raffiche più possenti, fino a 130 km/h, in particolare sull’area Castellammare di Stabia, Parco regionale dei Monti Lattari e aree interne limitrofe.
Massima allerta su tutte queste aree per possibili danni a persone o cose.
Per monitorare la situazione, ecco le pagine utili per seguire la situazione meteo in tempo reale: