Johnson & Johnson ancora sotto accusa, “hanno trattato le donne come maiali”: dolori, cancro e altri effetti collaterali

Oltre 1.350 donne hanno vinto la loro battaglia legale contro il colosso farmaceutico Johnson & Johnson: mesh, talco e altri prodotti sotto accusa
MeteoWeb

Oltre 1.350 donne australiane hanno vinto la loro battaglia legale contro il colosso farmaceutico Johnson & Johnson. L’azienda statunitense è stata confermata come responsabile, tramite la sua sussidiaria Ethicon, di non aver messo in guardia sui rischi della mesh, ovvero una rete che viene impiantata nell’utero per il trattamento del prolasso vaginale o per l’incontinenza post-gravidanza. Alcune delle donne che hanno portato avanti la class action hanno lamentato dolore cronico e sanguinamento durante i rapporti sessuali, problemi causati proprio dalla mesh impiantata chirurgicamente.

Il giudice Anna Katzmann ha stabilito che la maggior parte delle informazioni fornite dalla società erano “inaccurate” e frutto di una “rappresentazione falsa” della realtà. “I rischi erano noti, non erano affatto insignificanti e per ammissione di Ethicon, avrebbero potuto causare gravi danni“, ha affermato Katzmann nella sua sentenza. Da parte sua, Ethicon ha detto di voler valutare il ricorso in appello. “Ethicon ritiene che la societa’ abbia agito in modo etico e responsabile per quanto riguarda la ricerca, lo sviluppo e la fornitura dei prodotti”.

Hanno trattato le donne come maiali, hanno mentito sui rischi e non hanno fatto nulla per rimediare“, ha commentato Julie Davis, che è stata la prima ad aver denunciato la compagnia. L’anno scorso il governo australiano aveva chiesto scusa alle donne vittime della mesh riconoscendo loro “anni di dolore e agonia“. La sentenza è solo l’ultima tegola caduta in testa alla Johnson & Johnson, che sta sborsando miliardi di dollari in cause legali riguardanti i propri prodotti.

Lo scorso ottobre, sempre la mesh è costata alla società 117 milioni di dollari destinati alle donne che avevano fatto causa in 41 stati degli Usa. In ballo ci sono azioni legali anche in Canada ed Europa. Inoltre J&J sta affrontando migliaia di cause legali di persone che affermano che i prodotti a base di talco hanno causato loro il cancro. La società si è sempre difesa nei tribunali affermando la propria innocenza, ma in molti casi ha perso. Agli inizi di ottobre, inoltre, una sentenza pronunciata dal Tribunale di Filadefia ha stabilito che la multinazionale dovrà sborsare ben 8 miliardi di dollari di danni a un uomo che non era stato avvertito che un farmaco antipsicotico potesse portare alla crescita del seno.

Nonostante tutto ciò, nonostante le accuse e le cause legali, la società ha chiuso lo scorso trimestre con un aumento delle vendite pari a 20,7 miliardi di dollari, ovvero l’1,9% in più rispetto allo stesso periodo del 2018.

Condividi