Maltempo Toscana, Rossi: “Opere realizzate hanno evitato alluvione, subito 2 milioni per aiutare le famiglie”

Giornata di sopralluoghi in Maremma per il presidente della Toscana Enrico Rossi, che oggi ha visitato buona parte dei luoghi del Grossetano colpiti dal maltempo del 17 novembre
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Di fronte a tanta desolazione bisogna intervenire subito. La tromba d’aria ha divelto i tetti, abbattuto gli ulivi, strappato le serre. Dobbiamo essere vicini immediatamente a queste famiglie, pertanto in attesa della dichiarazione di emergenza nazionale, lunedì in Giunta approveremo subito lo stanziamento di 2 milioni per interventi da realizzare subito”. A dirlo il presidente della Toscana, Enrico Rossi, durante il sopralluogo sui luoghi colpiti dal maltempo di domenica 17 novembre. Davanti alla devastazione nella frazione di Polverosa, dove abitazioni e attività di 28 famiglie sono state pesantemente colpite dalla tromba d’aria che nella notte è arrivata dal mare (facendo anche strage di pini nella riserva della Duna di Feniglia), Rossi si è fatto carico della necessità di aiutare subito i cittadini rimasti coinvolti. Dopo avere incontrato molte delle famiglie e visitato gli immobili e i campi, ha verificato la possibilità di stanziare risorse immediate ed ha disposto per lunedì prossimo la presentazione in giunta di un provvedimento di urgenza.

Maltempo, Rossi in maremma: “Opere realizzate hanno evitato alluvione”

Giornata di sopralluoghi in Maremma per il presidente della Toscana Enrico Rossi, che oggi ha visitato buona parte dei luoghi del Grossetano colpiti dal maltempo di domenica scorsa, 17 novembre. Rossi ha prima raggiunto Saturnia, dove la piena del Fosso della Gattaia ha inondato la parte a valle delle cascatelle. Sul posto sono già in corso interventi di somma urgenza portati avanti dal Consorzio di bonifica. “Sulle cascatelle, meta di tanti turisti, sono già in corso i lavori di ripristino – ha spiegato Rossi – anche su indicazione di esperti di paesaggio. Il genio civile sta già intervenendo in somma urgenza. Anche sull’Elsa ci sono interventi da fare ed abbiamo già chiesto lo stato di emergenza nazionale in modo da accelerare i lavori”. Dopo aver lasciato Saturnia il presidente Rossi ha raggiunto i territori di Manciano, Magliano e Orbetello, dove è stato possibile constatare che, a fronte di un picco di piena dell’Albegna superiore sia a quello del 2012 che a quello del 2014 (come dimostrato da approfondimenti tecnici), gli interventi di regimazione idraulica voluto dalla Regione e recentemente realizzati hanno retto ed evitato esondazioni.

Come ha sottolineato Rossi, “qui abbiamo investito 30 mln di euro dopo che le alluvioni del 2012 e 2014 invasero case e casolari. Adesso, dopo gli interventi fatti, la situazione è completamente diversa e lo dimostra il fatto che questa vota, nonostante sia piovuto di più e la portata dell’Albegna sia stata maggiore, non c’è stata un’alluvione. Domenica scorsa il fiume è esondato, ci sono stati dei danni e ci sono da fare alcuni ripristini, ci sono stati danni all’agricoltura, ma l’impatto avrebbe potuto essere estremamente peggiore. E bisogna ricordare – ha detto ancora il presidente – che al completamento del Piano di interventi programmati dalla Regione manca ancora la realizzazione della cassa di Campo Regio, che contribuirà ulteriormente a contenere le piene e garantire la sicurezza dell’area“. Per la cassa di Campo Regio – attualmente in fase di gara per l’appalto dei lavori – la Regione Toscana ha investito 13 milioni, Rete Ferroviaria Italiana 10 e Anas 7. Per un totale di 30 milioni.

Questi gli interventi già finanziati in questa zona: risagomatura e movimentazione materiale a monte del ponte della Marsiliana Perin, 1 mln di euro; progettazione su Elsa, affluente Albenga, cassa alla confluenza, 800mila euro; cassa del Beccarello sul fiume Bruna, in gara lavori per 2,3 mln di risorse regionali; progettazione adeguamento Canale orientale da Aurelia a Talamone da parte del genio civile; in corso progettazione adeguamento delle opere di bonifica del Canale 5 di Albinia e di Orbetello Scalo da parte del Consorzio; costanti lavori di manutenzione da parte del Consorzio, che per il 2019 ammontano a circa 1 mln di euro, finanziati con il cosiddetto ‘Piano tagli’. In aggiunta a questi, dopo le alluvioni 2012 e 2014, già spesi in tutto circa 20 mln di euro per varie opere, tra cui le principali, che si sono rivelate determinanti per contenere le piene di 5 giorni fa: risagomatura dell’Albegna tra ponte della Marsiliana e abitato di Albinia (località Barca del Grazi); argine remoto (secondo argine che in caso di piena permette l’espansione del percorso fiume in sicurezza) sull’Albegna, evitando l’alluvione nella zona che va dal ponte della Marsiliana ad Albinia;della cassa di Campo Regio; consolidamento e risagomatura arginale del torrente Magione Radicata, principale affluente di sinistra dell’Albegna, che ha contribuito nel 2012 all’allagamento di Albinia. Realizzati inoltre interventi di risagomatura e consolidamento sul fiume Bruna e sull’Ombrone grossetano dal 2009 al 2015.

Maltempo, il sopralluogo di Rossi in Maremma si conclude lungo l’Ombrone

Il sopralluogo del presidente della Toscana, Enrico Rossi, sulle aree della Maremma, colpite dal maltempo di domenica 17 novembre, si è concluso con tre tappe a Grosseto, lungo il fiume Ombrone. La prima al ponte Mussolini, la seconda lungo il grande argine (altezza media di circa 7 metri) che separa la città dall’alveo del fiume, la terza in località Istia d’Ombrone. Dal 2009 al 2015 la Toscana ha investito 7,5 milioni di euro per la risagomatura e il consolidamento dell’Ombrone. Investimenti importanti ma che hanno portato risultati, come dimostra la piena eccezionale passata senza causare reali danni alla città.

Maltempo Toscana, Rossi: “Un’assicurazione per aree più a rischio”

Una forma di assicurazione sostenuta dalla Regione per le aree ad elevato rischio idraulico. La propone il presidente Enrico Rossi, oggi in Maremma nei luoghi colpiti dall’ondata di maltempo della scorsa settimana. “Ascoltando le richieste delle persone e delle istituzioni che ho incontrato oggi – ha detto il presidente – ho capito che qui è forte la necessità di tutelare le aree agricole di fronte ad eventi come quello di domenica scorsa. Dato che non è possibile pensare di impedire alle acque di fiumi e torrenti di confluire nelle loro naturali aree di regimazione, potremmo pensare ad una forma di assicurazione per le aree ad elevato rischio idraulico, una polizza per aiutare chi ha avuto danni a causa delle esondazioni e che sarebbe sostenuta anche dalla Regione”. “Porterò questa proposta davanti alle associazioni di categoria – ha aggiunto – anche perché sappiamo che i contributi statali sono difficili da ottenere ed anche quando arrivano lo fanno dopo molto tempo. La proposta di una forma assicurativa specifica è invece realizzabile in tempi brevi, visto che già abbiamo mappe che documentano quali sono le aree più a rischio“.

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