Pessima annata per le colture in Nord America: devastate dal maltempo, adesso la stagione è a rischio. In particolare il tubero maggiormente colpito è la patata, con una conseguente notevole riduzione della disponibilità di patatine fritte, come spiega Bloomberg. Il rischio? Un notevole aumento dei prezzi che certamente non piacerà ai consumatori.
I problemi sono iniziati a ottobre, quando il freddo e l’umidità eccezionali hanno causato gelate sui campi. Se in Alberta gli agricoltori sono riusciti a salvare parte del raccolto, in altre aree – come il Manitoba, il Minnesota e il Nord Dakota – e’ andato tutto perduto. Solo nella stagione autunnale, in Canada si e’ registrato un calo della produzione del 3%, sufficiente a rendere il raccolto “uno dei piu’ bassi mai registrati”, segnala la United Potato Growers of Canada. La flessione prevista complessivamente in Usa e’ invece pari al 6,1%.
Il problema principale tuttavia è che le condizioni climatiche inclementi hanno ridotto le dimensioni dei tuberi raccolti e per le patate fritte vengono utilizzati quelli di grosse dimensioni. Secondo Sylvain Charlebois, direttore dell’Agri Food Analytics Lab at Dalhousie University in Nova Scotia, i ristoranti – di fronte a forniture minori – saranno costretti a servire porzioni piu’ piccole allo stesso prezzo, essendo gia’ i prezzi rincarati notevolmente negli ultimi 12 mesi. Rispetto allo scorso anno, ha spiegato Charlebois, “le patate sono diventate del 20% più costose e le patate fritte congelate sono rincarate del 17%”.