Le autorità di Hong Kong hanno attivato il livello di “risposta seria” in relazione alla diffusione di una malattia che potrebbe essere stata portata da visitatori provenienti dalla Cina continentale. Nella metropoloi sono infatti stati rilevati cinque possibili casi di una polmonite virale che ha infettato altre 44 persone a Wuhan, città a ovest di Shanghai. I contagi hanno sollevato preoccupazione in particolare per il ricordo dell’epidemia di sindrome respiratoria acuta grave (Sars) del 2002-2003, che iniziò nella Cina meridionale e uccise oltre 700 persone nella Cina continentale, a Hong Kong e altrove.
Il livello “risposta seria” indica un impatto moderato sulla popolazione di Honk Kong, dove vivono 5,7 milioni di persone; è il secondo livello su una scala di tre, parte del piano per rispondere alle malattie infettive di origine ignota.
Il dipartimento della città ha aggiunto venerdì un sistema di controllo della temperatura del corpo per i passeggeri in arrivo all’areoporto, mentre altri operatori sono stati assegnati agli stessi controlli nella stazione dei treni ad alta velocità di West Kowloon, che connette alla Cina continentale.
La commissione sanitaria di Wuhan ha dichiarato che 11 delle 44 persone cui è stata diagnosticata sono in condizioni critiche, tutte curate in isolamento, mentre altre 121 che sono state a stretto contatto con loro sono sotto osservazione. Gli ultimi due casi registrati a Honk Kong sono una 12enne e una 41enne, che sono state a Wuhan negli ultimi 14 giorni, ma non sembrano aver visitato il mercato South China Seafood City, che è stato disinfettato. Sono in condizioni stabili, ricoverate al Princess Margaret Hospital. Oltre che dalla Sars, Hong Kong fu anche colpita dall’influenza aviaria nel 1997 e dall’influenza suina nel 2009.