In Cina è emergenza per il nuovo coronavirus già responsabile di 41 decessi e quasi 1.400 contagi. I racconti che arrivano dal Paese asiatico sono spaventosi, con città deserte e cittadini in preda alla paura, mentre continua l’allerta per la diffusione del virus anche al di fuori del continente asiatico.
Marco Quaglieri è un giovane abruzzese che vive a Chongqing, città-metropoli cinese di 30 milioni di abitanti, che conta molti casi di infezioni da coronavirus e che sta facendo i conti con l’emergenza sanitaria. I racconti che Quaglieri ha fatto all’ANSA sono davvero spaventosi e descrivono una città deserta: “Poche macchine, pochi taxi, strade deserte. C’è molta paura: le persone preferiscono restare a casa, i negozi sono chiusi, i ristoranti anche. In molti hanno annullato i voli, In giro turisti zero. In questo periodo del capodanno cinese in genere brulica di turisti, ma quest’anno non è così“.
Quaglieri, 30enne di Aielli (L’Aquila), vive da poco più di due anni in Cina, dove lavora come insegnante di italiano in una struttura privata. “La Cina è sostanzialmente ferma a causa del virus. Qui a Chongqing si contano ormai più di 50 persone infette, è la seconda città per numero di casi. Il Governo raccomanda di prendere le misure di precauzione di base per evitare il contagio: evitare luoghi affollati, indossare sempre la mascherina, lavare spesso le mani ed evitare di uscire. Molti eventi pubblici, come manifestazioni, parate, e concerti, sono stati cancellati e in molti uffici e strutture sono state prolungate le vacanze. Io sarei dovuto tornare a lavoro il prossimo weekend e invece non ci è permesso riprendere le lezioni. Tutto è stato rimandato a data da destinarsi. Quest’anno, cioè l’anno del topo, è partito in malo modo a causa di quella che ha tutti i presupposti per diventare una catastrofe“, ha concluso il giovane abruzzese.
Virus Cina: confermato quarto caso di contagio in Malaysia
E’ stato confermato il quarto caso di contagio dal coronavirus in Malaysia. Lo riferiscono i media locali. Si tratta di un 40enne di Wuhan. Il direttore generale del ministero della Sanità, Noor Hisham Abdullah, ha spiegato che l’uomo era arrivato mercoledì a Johor Bahru, nel Sud del Paese, a bordo di un autobus da Singapore insieme ad altri 17 cittadini cinesi tra cui la moglie e il figlio. L’uomo ha iniziato a manifestare i sintomi giovedì e aveva cercato cure in un ospedale privato il giorno successivo prima di essere inviato all’ospedale Sultanah Aminah di Johor Bahru. Gli esiti degli esami sono risultati positivi.
Virus Cina: caso sospetto in Spagna, ricoverato un cinese
Un uomo di nazionalità cinese è stato ricoverato all’ospedale universitario di San Cecilio de Granada, nel Sud della Spagna, con i sintomi di un possibile contagio da coronavirus. Il paziente, proveniente da Wuhan, si è presentato al centro medico con la febbre ed è stato subito adottato il protocollo per l’isolamento e per le analisi necessarie. Lo riporta El Pais.
Virus Cina: istituito un team medico all’aeroporto di Parigi
Da domani all’aeroporto parigino Charles De Gaulle sarà attiva un’equipe medica per verificare passeggeri con sintomi del coronavirus in arrivo in Francia. Lo ha reso noto il direttore generale al Ministero della Salute Jerome Salomon in un incontro con la stampa. Il team è stato istituto “per rispondere alle domande, per prendersi carico di qualsiasi persona preoccupata e in particolare per fornire assistenza medica a coloro che presentino sintomi” di infezione da coronavirus, ha dichiarato Salomon.
Virus Cina, Oms Europa: “Non sappiamo come evolverà ma bisogna agire uniti”
“In un momento di incertezza sul modo in cui questo virus si è originato e si comporta, è ancora più importante che i Paesi, le organizzazioni e la comunità internazionale agiscano come fossero un tutt’uno. Dobbiamo muoverci come un’unica regione, come un unicum nel potenziare la nostra capacità di prepararci e rispondere insieme” al coronavirus, si legge in una nota dell’Organizzazione mondiale della sanità Europa, dopo i tre casi in Francia. “Questo implica – prosegue l’Oms – essere pronti a livello locale e nazionale per rilevare persone malate, testare campioni di persone con sospetta infezione da 2019-nCoV, gestire adeguatamente i pazienti, massimizzare il controllo delle infezioni e mantenere una comunicazione aperta con il pubblico. Adesso è il momento di essere pronti“.
L’Oms “sta facendo tutto il possibile per indagare su questo focolaio insieme alle autorità cinesi, agli esperti globali e ai partner per comprenderlo appieno e contenerlo il prima possibile. L’ufficio regionale lavora 24 ore su 24 per fornire assistenza e supporto ai Paesi europei. Tuttavia, non sappiamo a questo punto come si evolverà l’epidemia. Ma pur non potendo prevedere il comportamento del virus, possiamo decidere quanto essere bravi a fermarlo. Oggi ci viene offerta una finestra di opportunità, dobbiamo sfruttarla per rendere l’Europa e il mondo più sicuri“.
Virus Cina: Giordania invia aereo per evacuare suoi cittadini
La Giordania invierà un aereo a Wuhan, in Cina, per evacuare “il prima possibile” i cittadini giordani rimasti bloccati nell’area in quarantena. Lo riferisce l’agenzia stampa ufficiale, Petra, citata da Sky News. “Il governo ha ottenuto l’approvazione delle autorità cinesi per evacuare i cittadini residenti nella città cinese di Wuhan il prima presto possibile. Un aereo verrà inviato per evacuare i cittadini, poiché le agenzie governative competenti hanno avviato le procedure le procedure necessarie“, ha spiegato una fonte governativa.
Virus Cina, USA evacuano diplomatici da Wuhan con volo charter
Il governo americano sta organizzando un volo charter per rimpatriare i diplomatici da Wuhan, la città epicentro dell’epidemia del nuovo coronavirus. Lo riferisce la Cnn, citando una fonte ben informata. Il consolato americano in città è stato chiuso e a tutti i diplomatici è stato ordinato di partire. Agli americani registrati presso il consolato è stato offerto di poter salire a bordo dell’aereo, sul quale viaggerà anche personale medico. Circa mille americani vivono a Wuhan. Secondo il funzionario citato dalla Cnn, anche altri paesi come Gran Bretagna e Corea del Sud stanno cercando di organizzare l’evacuazione dei connazionali.
Virus Cina: test su 31 persone in Gran Bretagna, tutti negativi
In Gran Bretagna sono stati effettuati test su 31 casi sospetti del nuovo coronavirus, ma sono risultati tutti negativi. Lo ha annunciato il ministero della sanità. “Al momento non vi sono casi confermati nel Regno Unito o di cittadini britannici all’estero, il rischio per il pubblico è molto basso – si legge in un comunicato ripreso dal Guardian – il governo sta monitorando la situazione da vicino e continua a lavorare con la Organizzazione mondiale della sanità e la comunità internazionale“.
Virus Cina: Starbucks e McDonald’s sospendono le attività nello Hubei
Di fronte alla diffusione del coronavirus, anche le grandi catene internazionali sospendono le attività. A quanto riferisce il Guardian, Strabucks ha chiuso tutte le sue caffetterie nella provincia di Hubei per tutta la settimana di vacanze per il capodanno lunare. L’annuncio segue quello di McDonald’s, che chiuderà i suoi locali in cinque città di questa provincia, da cui è partita l’infezione.