Una coppia di cittadini cinesi in viaggio a Roma è risultata positiva al coronavirus, ed è ricoverata in isolamento all’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma.
Altri 18 cittadini cinesi sono sotto osservazione perché facevano parte dello stesso gruppo della coppia in vacanza a Roma. “Sono arrivati ieri in autobus e sono sotto osservazione, le loro condizioni sono buone ma voglio rassicurare che l’ospedale è operativo e non chiuso come scritto da qualche giornale,” spiega all’Adnkronos Salute Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani.
La coppia positiva al coronavirus, originaria di Wuhan, è in condizioni stabili.
Lo Spallanzani è blindato: gli ingressi sono presidiati dalla Polizia e dai vigilantes, e sono poche le persone che entrano o escono dall’ingresso principale.
“Ci aspettavamo questi casi, eravamo preparati. Li abbiamo identificati precocemente e isolati. I pazienti sono in buone condizioni, sono giovani, con un quadro da normale influenza“: lo ha affermato il direttore scientifico dell’Istituto
Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito, intervistato in “Circo Massimo” su Radio Capital. “Non c’è terapia per questa infezione i pazienti vengono trattati con farmaci sintomatici esattamente come per l’influenza, resteranno isolati per qualche giorno e trattati dal nostro personale che è eccezionale“.
“Il resto della comitiva lo stiamo monitorando come misura di estrema precauzione: seguiamo il modello della sorveglianza sanitaria e con loro stiamo adottando i controlli esattamente come chi passa per uno screening aeroportuale, quindi non sono quarantena ma in controllo sanitario“.
I due contagiati hanno girato per una settimana in Italia “ma i cittadini devono stare tranquilli – sottolinea Ippolito – perché il rischio reale di trasmissione si verifica con persone sintomatiche. Appena i due turisti hanno avuto i sintomi, sono
state seguite tutte le procedure. Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi. Di norma l’infezione viene trasmessa solo da persone che hanno i sintomi, non durante l’incubazione“, a meno di eccezioni.
Nella vita quotidiana, per difendersi dal contagio, l’esperto raccomanda “le stesse misure per la normale influenza. Ad esempio, lavarsi le mani quando si entra in contatto con persone con sintomi respiratori. E consultare i siti internet ufficiali, ci sono troppi parolai e venditori di frottole“.
L’Istituto Spallanzani di Roma diramerà alle 14 “il primo bollettino sanitario sull’evolversi della condizione clinica dei due pazienti che hanno contratto il coronavirus e sulle misure adottate“.