Il Monte Thorbjörn, un vulcano nell’Islanda sudoccidentale, sta mostrando segni di una potenziale eruzione mentre scuote l’area intorno a Grindavík con piccoli terremoti. Il Dipartimento di protezione civile e gestione delle emergenze dell’Islanda ha dichiarato uno “stato di incertezza” dopo che il vulcano ha iniziato a “gonfiarsi” la scorsa settimana. È stato rilevato un aumento di 3-4mm al giorno e si ritiene che sia dovuto all’accumulo di magma a pochi chilometri nel sottosuolo.
Il Met Office islandese ha dichiarato che il rigonfiamento è stato rilevato per la prima volta il 21 gennaio. Da allora, uno sciame di terremoti ha scosso l’area sulla Reykjanes Peninsula, a circa 50km dalla capitale Reykjavik. Il terremoto più forte ha avuto magnitudo 3.7. Gli sciami sismici non sono insoliti nell’area, ma il fatto che si stiano verificando insieme ad un “rigonfiamento insolitamente veloce” del Monte Thorbjörn è stato “causa di preoccupazione e monitoraggio più attento”, secondo il Met Office, che ha attivato un codice giallo per l’aviazione nell’area, che significa un aumentato monitoraggio di un’area vulcanica e un maggior flusso di informazioni alle autorità aeronautiche dal Met Office e dal Dipartimento di protezione civile. La polizia ha dichiarato uno stato di incertezza.
L’Iceland Monitor riporta che un’eruzione potrebbe costringere all’evacuazione di circa 5.000 persone: i residenti a Grindavík, i dipendenti in una centrale elettrica e gli impiegati e i turisti della Blue Lagoon, un famoso centro geotermico vicino al vulcano (vedi foto della gallery scorrevole in alto, a corredo dell’articolo). Rögnvaldur Ólafsson, del Dipartimento della protezione civile, ha detto che lo scenario più probabile è che l’accumulo di magma si fermi o continui per un po’ di tempo senza un’eruzione vulcanica. Un’altra possibilità è che aumenti l’attività sismica, producendo un terremoto di magnitudo 6. Magnús Tumi Guðmundsson, professore dell’Institute of Earth Sciences, ha dichiarato che se il vulcano eruttasse, sarebbe una piccola eruzione con un flusso di lava.
La Reykjanes Peninsula è composta prevalentemente da campi di lava ed è un paesaggio spiccatamente vulcanico. L’ultima grande eruzione è avvenuta durante un periodo vulcanico noto come Reykjanes Fires dal 1210 al 1240, secondo il Met Office. Nel 2010, il vulcano Eyjafjallajökull dell’Islanda è esploso, emettendo resti di roccia e minerali nello spazio aereo europeo per quasi una settimana. Oltre 100.000 sono stati cancellati e 300 aeroporti sono stati chiusi.