Previsioni Meteo Febbraio – Via via i modelli matematici stanno iniziando a fugare un po’ di dubbi circa l’ipotesi di irruzione di aria fredda attesa nel corso della prima decade del mese di febbraio. L’ostinatezza dell’alta pressione sta creando non pochi problemi alle simulazioni matematiche nel cercare di inquadrare l’esatta traiettoria dell’aria fredda. Tuttavia, stiamo assistendo nelle ultime corse modellistico a una certa progressiva stabilizzazione delle dinamiche e, scorgiamo sempre più, anche anticipi della manovra stessa. La fase in cui dovrebbe realizzarsi l’irruzione fredda andrebbe, grosso modo, dal 5 al 7/8 febbraio, quindi con durata approssimativamente di 3/4 giorni. Un elemento che appare abbastanza rassicurante, anche se mai del tutto trattandosi ancora di 144/168 ore di distanza, circa un possibile realizzazione dell’inclusione fredda anche verso l’Italia, è senz’altro la base anticiclonica in sede iberica che e’ vista sempre più forte.
Meteo, i Giorni della Merla “alternativi” del 2020: oggi +21°C a Catania e Siracusa, +17°C a Roma e Torino, +16°C a Bologna e +15°C a Milano [DATI]
Ciò sarebbe possibile perché il taglio subpolare a opera di una rotazione di VP dai settori canadesi verso quelli europei, andrebbe a incidere in misura maggiore e più profonda in Oceano piuttosto largo, area Azzorre, anziché più verso le coste europee, in questo modo precludendo l’insidia di isolamenti di nuclei di vorticità verso le coste portoghesi. L’alta pressione subtropicale avrebbe, pertanto, via libera a porre solide base proprio verso il settore iberico e puntare con promontorio verso il mare del Nord e Scandinavia.
Si compirebbe, così, una manovra classica di azione fredda lungo il bordo orientale anticiclonico, aria fredda proveniente direttamente dal settore russo europeo e direzionata proprio sul Mediterraneo centrale. I nuclei più perturbati in isolamento alle quote medio-alte troposferiche interesserebbero in maniera diretta le regioni centro-meridionali italiane dove, quindi, sarebbe maggiore l’instabilità associata. Naturalmente andrebbero scavandosi anche area depressionarie al suolo, queste in prossimità soprattutto del medio-basso Adriatico e dello Ionio.
Una configurazione che porterebbe nevicate fino a bassa quota su medio-basso Adriatico, Centro sud Appennino e sulle regioni meridionali. Azione, invece, che taglierebbe fuori dalle precipitazioni gran parte delle regioni del Nord, se non per qualche fase di instabilità a inizio manovra sulle aree di Nordest e sull’Emilia-Romagna. Occasioni per maggiori addensamenti e anche più nevicate sui versanti alpini più settentrionali e verso i confini.
Circa le temperature, naturalmente ci sarebbe un calo sensibile e repentino a iniziare dal 4/5 del mese e per 3/4 giorni a seguire. Curioso rilevare, se tutta la manovra andasse in porto, che il calo termico nella seconda parte della prossima settimana, potrebbe configurarsi davvero eclatante nel giro di qualche giorno, rispetto alle temperature precedenti, con possibili circa 20° di scarto. Questo perché, la prima parte della prossima settimana vedrebbe, invece, la massima espressione anticiclonica subtropicale con punte di temperature massime fino a 23/24°C sulle aree pianeggianti.
A seguire, potrebbero accorrere condizioni per il raggiungimento dello 0° fino a 600 m circa e, quindi, valori massimi che anche in pianura scenderebbero sui 3/5°C con possibile scarto fino a 20°C tra inizio e fine settimana prossima. Per ora sono tutte supposizione che, tuttavia, come detto in apertura, stanno trovando sempre più conferme nelle simulazioni matematiche.
La redazione di MeteoWeb seguirà passo passo l’evoluzione sull’intrigante prospettiva del tempo nel corso della prossima settimana, apportando quotidiani aggiornamenti.