Terremoto: il trekking più lungo del mondo fa tappa nel ‘cratere’

Dopo aver percorso a piedi tutto l'arco delle Alpi e l'Appennino centro-settentrionale, il trekking più lungo del mondo, è giunta a Visso
MeteoWeb

Dopo aver percorso a piedi tutto l’arco delle Alpi e l’Appennino centro-settentrionale, a sette mesi esatti dalla partenza del primo maggio scorso dal golfo di Trieste e 3.500 chilometri percorsi la spedizione “Va’ Sentiero”, il trekking piu’ lungo del mondo, e’ giunta a Visso, borgo terremotato delle Marche ai piedi dei Monti Sibillini. Nel piccolo paese del Maceratese la spedizione dei ragazzi si fermera’ per una pausa invernale, dopo la quale riprendera’ il cammino alla volta delle montagne del Centro-Sud e delle isole cosi’ da completare il “Sentiero Italia”.

“Abbiamo scelto di concludere la prima meta’ del nostro viaggio a Visso, simbolo di un’Italia dimenticata e lasciata a se’ stessa, – dice Yuri Basilico’, fondatore di Va’ Sentiero – per lanciare un messaggio di riscatto attraverso la nostra spedizione. Arrivare qui, dopo oltre 3.500 chilometri di cammino e avventure, e’ un traguardo di cui siamo fieri e che abbiamo celebrato con una festa bellissima, con amici da tutta Italia, quell’Italia che abbiamo incontrato e amato in questi mesi”. Il team dell’iniziativa e’ composto da sei membri: una fotografa, un videomaker, un filosofo cambusiere, un driver tuttofare, un ufficiale logistico, una guida.

Nei primi sette mesi di viaggio hanno percorso a piedi 3.548 chilometri in oltre sei milioni di passi, toccando 172 tappe attraverso 10 Regioni e hanno partecipato a 45 eventi pubblici con le Comunita’ montane. Altro dato rilevante sono i metri, 266.065, di dislivello positivo – “circa 30 volte l’Everest” – nel percorso. Le tappe toccate in Marche e Umbria sono state: Monte Catria, Cagli, Cantiano, Monastero di Fonte Avellana, Visso e Monti Sibillini. La seconda tranche fara’ tappa in tutte le altre regioni della Penisola, isole comprese.

Tra le aree che verranno attraversate ci sono il Gran Sasso, la Majella, l’Altopiano delle Murge, la Costiera Amalfitana, il Pollino, la Sila, l’Aspromonte, l’Etna, le Madonie, la Riserva dello Zingaro, il Gennargentu e la Gallura. “Lo scopo del viaggio e’ duplice: – spiegano i protagonisti – promuovere il Sentiero Italia, favorendo la consapevolezza ambientale e il turismo lento, responsabile e sostenibile; valorizzare le Terre Alte attraversate, rispettando le peculiarita’ locali ed ambientali, contribuendo a sostenere il tessuto socio-economico di aree interne in via di spopolamento”.

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