Virus Cina, l’Oms rettifica: “Elevato rischio di epidemia globale”. C’è il primo morto a Pechino, Trump offre aiuti

Oggi l'Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che il rischio globale derivante dal coronavirus cinese è "elevato", ammettendo un errore nei suoi precedenti rapporti
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Oggi l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che il rischio globale derivante dal coronavirus cinese è “elevato“, ammettendo un errore nei suoi precedenti rapporti in cui riferiva che il rischio fosse “moderato”. L’ultimo rapporto dell’organismo Onu, diffuso domenica sera, ha rilevato un rischio “molto alto in Cina, alto a livello regionale e alto a livello globale”. In una nota aggiunge che nelle comunicazioni dei giorni precedenti era stato detto “erroneamente” che il rischio era “moderato“, ha spiegato la portavoce Fadela Chaib.

Nel frattempo continua l’emergenza, con il primo morto a Pechino e tre nuovi casi sospetti in Austria e uno accertato in Canada. Trump offre l’aiuto degli Usa a Pechino, mentre prosegue la mobilitazione internazionale, con l’Italia che si sta organizzando per essere pronta a qualsiasi evenienza. Di seguito tutti gli ultimi aggiornamenti.

Primo morto a Pechino: ha avuto la febbre dopo esser tornato da Wuhan 

Le autorità sanitarie di Pechino confermano il primo decesso nella capitale di un paziente affetto da polmonite da coronavirus. Secondo il bollettino diffuso in serata dalla Commissione per la Sanità locale, il paziente deceduto è un uomo di 50 anni che si era recato a Wuhan – la città da cui si è diffusa l’epidemia – l’8 gennaio scorso, e che ha sviluppato la febbre dopo il ritorno nella capitale il 15 gennaio scorso. L’uomo si è recato in ospedale il 21 gennaio scorso e gli è stata diagnosticata la polmonite da coronavirus il giorno successivo: la morte è avvenuta oggi per insufficienza respiratoria. A Pechino sono 80 i casi confermati finora, con nuovi otto casi confermati oggi, secondo gli ultimi dai diffusi.

In Austria si registrano tre nuovi casi sospetti di coronavirus. Si tratta di un uomo e di una donna che sono appena rientrati da viaggi in Cina. Entrambi si sono presentati spontaneamente in due diversi ospedali di Vienna non appena hanno avvertito sintomi influenzali. Sono ora ricoverati in isolamento nel Kaiser Franz Josef Spital, specializzato in malattie infettive. Un altro caso sospetto viene segnalato a Klagenfurt, in Carinzia. Nel frattempo sono risultati negativi i primi due casi sospetti a Vienna che riguardavano un’assistente di volo e una cittadina cinese che vive in Austria.

Trump: “Abbiamo offerto aiuto a Pechino”

“Siamo in strettissima comunicazione con la Cina sul virus. In Usa sono stati riportati pochissimi casi ma vigiliamo fortemente. Abbiamo offerto alla Cina e al presidente Xi qualsiasi aiuto possa essere necessario. I nostri esperti sono straordinari!”: lo twitta Donald Trump in merito al coronavirus cinese.

Dalla fondazione Bill Gates 10 milioni di dollari per l’emergenza

La Fondazione Bill & Melinda Gates stanzia 10 milioni di dollari per l’emergenza coronavirus in Cina. Le risorse serviranno “ad aiutare gli operatori in prima linea in Cina e in Africa” e per accelerare “gli sforzi di contenimento a livello globale per arginare la diffusione del virus”.

Lo evidenzia una nota della Fondazione che ha già donato in Cina 5 milioni di dollari per la risposta contro il coronavirus “lavorando con una serie di partner del settore pubblico e privato cinesi per ampliare la cooperazione nazionale e internazionale nelle aree critiche, identificare e confermare i casi sospetti e aiutare a sviluppare la ricerca di un vaccino”.

Tra i partner della Fondazione ci sono: la National Health Commission e il Chinese Center for Disease Control, il National Natural Science Foundation of China e centri di ricerca affiliati alla Chinese Academy of Sciences, lo Xiamen University e il Sinopharm China National Biotec Group.

In Canada secondo caso accertato 

Il Canada ha confermato il suo secondo caso accertato di coronavirus cinese. Secondo quanto riportano i media canadesi, si tratta della moglie del primo paziente contagiato dal nuovo Virus, un cinquantenne attualmente ricoverato all’ospedale Sunnybrook di Toronto e rientrato da Wuhan martedi’ scorso. Ad annunciarlo e’ stato il responsabile della Sanita’ della provincia dell’Ontario, David Williams. 

Il sindaco di Wuhan: “Pronto ad assumermi la responsabilità, anche a dimettermi”

Il sindaco di Wuhan, Zhou Xianwang, ha dichiarato all’emittente statale Cctv che sia lui che il segretario del Partito comunista cittadino sono disposti ad assumersi la responsabilità per la diffusione del coronavirus, comprese le dimissioni. Zhou ha risposto alle accuse secondo cui la città è stata lenta a divulgare informazioni nei primi giorni dell’epidemia, affermando che i governi locali non sono autorizzati a rilasciare informazioni sulle malattie infettive senza autorizzazione.

Speranza: “Necessario intensificare la collaborazione”

“Sono convinto che l’attuale situazione potra’ esser gestita al meglio con la piena collaborazione “. Così come “dobbiamo intensificare la collaborazione tra Stati e organizzazioni internazionali, attuando le migliori prassi, idonee a limitare la diffusione del virus”. Cosi’ il ministro della Salute Roberto Speranza, durante l’audizione in Commissione Affari sociali della Camera. Fondamentale è, inoltre, “un dialogo costante e costruttivo tra governo e parlamento“, nonché “informare in modo capillare operatori sanitari e popolazione. Serve un approccio al tempo stesso sistemico e multi-livello”.

Saccardi: “Prepariamo una task force in Toscana”

Sul coronavirus “ci sono direttive da parte del Ministero, noi ci stiamo attivando al massimo, stiamo costituendo una task force per monitorare eventuali casi sospetti, ogni presidio ospedaliero e’ allertato su questo fronte”.

Cosi’ l’assessore al Diritto alla salute, Stefania Saccardi, ha annunciato le misure di sicurezza adottate in Toscana per il virus cinese. L’istituzione di una task force, precisa poi una nota della Regione, e’ prevista “entro la fine della settimana”. Venerdi’ scorso, si spiega ancora, si e’ svolta una riunione con i direttori generali e sanitari delle Aziende sanitarie e ospedaliere, compresa Estar, in cui e’ stato richiesto di assicurare corretti percorsi ai pronto soccorso, con presa in carico dedicata e protetta di pazienti che si presentano spontaneamente con sintomi sospetti.

In questa settimana poi si terranno alcune riunioni: oggi pomeriggio, per esempio, si riuniscono i referenti delle centrali del 118, mentre mercoledi’ e’ in programma una riunione del gruppo tecnico permanente che si occupa di prevenzione delle malattie infettive e delle vaccinazioni. E’ infine previsto anche un incontro coi medici di medicina generale e i pediatri. “Siamo tutti allertati – ha concluso Saccardi – e in costante contatto con l’istituto superiore di Sanita’ e il Ministero perche’ il tema e’ di carattere nazionale. Il problema non riguarda solo la Toscana, ma la Regione ha il dovere di stare allerta e di organizzarsi nel modo migliore”.

Virus Cina: task force costituita anche in Trentino

Anche in Trentino sara’ costituita una task force provinciale per l’emergenza Coronavirus. Lo comunica l’assessore Stefania Segnana aggiungendo che il coordinamento delle attivita’ relative alla gestione dell’emergenza e’ affidato al dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali, Giancarlo Ruscitti.

Mercoledi’ scorso il ministero della Salute scorso aveva emanato le linee di indirizzo per le Regioni e Province autonome per affrontare l’emergenza Coronavirus e sabato scorso e’ arrivata da Roma la richiesta di istituire a livello locale una task force di coordinamento delle attivita’ che si faccia carico, tra l’altro, anche della comunicazione relativa all’emergenza. A costituire questo gruppo di lavoro, accanto al dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali, figurano il direttore della Protezione Civile, il direttore generale di Apss, il direttore sanitario dell’Azienda, quelli dei settori di prevenzione, pronto soccorso, emergenza, malattie infettive, servizi ospedalieri ed il responsabile dell’Ufficio stampa della Provincia. 

 

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