Il noto sismologo dell’INGV Alessandro Amato ha fornito alcune interessanti informazioni sul terremoto di magnitudo 4.4 che ieri ha colpito Cosenza, con epicentro a Rende, in Calabria. “Il terremoto è avvenuto in un’area caratterizzata da pericolosità molto alta. L’area è stata colpita in passato da terremoti anche molto forti. Il terremoto ha avuto un meccanismo di faglia normale, coerente con lo stile tettonico della zona. La profondità calcolata (circa 10 km) è tipica di questa regione, che tuttavia presenta sul lato tirrenico un’attività contraddistinta da terremoti profondi, anche fino a più di 400 km, a causa dello sprofondamento di litosfera oceanica (dello Ionio) sotto l’arco calabro e il Tirreno meridionale. La magnitudo Richter (detta anche magnitudo locale) è stata stimata in 4.4, mentre la magnitudo momento Mw fornisce un valore di poco inferiore, 4.3. Queste differenze sono normali perché si tratta di metodi e misure diverse, ma comunque una differenza di 0.1-0.2 rientra nelle incertezze delle stime. Al momento solo 3 repliche rilevate solo dagli strumenti (Mag tra 0.5 e 1.4)“.
“Ciò detto – prosegue Amato – la figura che ho assemblato (vedi mappa a corredo dell’articolo, ndr) mostra l’epicentro dell’evento di ieri e degli altri eventi di magnitudo pari o superiore a 4 avvenuti dal 1985 a oggi in un raggio di 100 km intorno a Rende (le stelle). Come si vede, la maggior parte è avvenuta in mare e pochi nell’entroterra, tutti tra 4 e 4.5. Ho riportato anche in mappa la sismicità di bassa magnitudo dal 1 gennaio 2020 per evidenziare le tre sequenze sismiche in atto in Calabria nelle ultime settimane. Come si vede, il terremoto di ieri è avvenuto in un’area distante dalle tre zone già attive, segno che non è corretto preoccuparsi esageratamente quando c’è una piccola sequenza (o sciame che sia), per poi dimenticarsene appena finiscono le scosse. Altrettanto scorretto è non preoccuparsi nelle aree dove invece non si sentono terremoti da un po’, soprattutto se siamo in aree ad alta pericolosità. Quanto alla possibilità che ci siano eventi più forti nell’area di Cosenza come qualcuno ha vaticinato, è una possibilità, naturalmente, ma non ci sono elementi per ritenere che questo debba avvenire oggi, domani o tra un mese. Nel dubbio, comunque, bene preoccuparsi della sicurezza delle proprie abitazioni, magari approfittando del Sismabonus e non (solo) del Bonus facciate“.