“Dal punto di vista epidemiologico, l’aumento repentino dei casi in Italia deve essere valutato cum grano salis, visto che ci sono ancora diversi aspetti poco chiari dell’infezione. Isolamento dei casi e monitoraggio sono procedure fondamentali in queste situazioni, ricordando come la trasmissione possa avvenire anche da casi asintomatici”, sottolinea Guido Silvestri, scienziato italiano da anni in Usa dove è professore e direttore del Dipartimento di Patologia dell’Emory University School of Medicine, in un post su Facebook. L’esperto sottolinea come gli anziani siano più vulnerabili, “ed è fondamentale la preparazione delle strutture sanitarie”.
“Dal punto di vista clinico, le morti registrate in Italia confermano il trend ormai ben noto in Cina, con mortalità che riguarda quasi esclusivamente persone anziane (over 70 anni) e/o con gravi patologie pregresse. Si conferma che la grande maggioranza dei casi in persone sane e sotto i 60 anni sono lievi e che i bambini raramente sviluppano complicanze severe. In questo momento un punto importantissimo, fondamentale, è la preparazione delle strutture sanitarie per gestire questo aspetto particolare dell’epidemia – sottolinea Silvestri – penso soprattutto a reparti di geriatria, lungodegenza, medicine e chirurgie generali dei piccoli e medi ospedali di provincia, case di riposo, etc. dove si potrebbero creare situazioni molto difficili”.
“Per preparazione – aggiunge Silvestri – si intende training del personale a tutti i livelli, da autisti e portantini fino a primari e direttori sanitari; lavoro in concerto con igienisti ed epidemiologi per isolare i casi sospetti e confermati allo scopo di evitare microepidemie intra-ospedaliere; avere scorte di materiale protettivo (mascherine, guanti, grembiuli etc) e di disinfettanti; sapere esattamente come gestire i pazienti critici dal punto di vista logistico (dove metterli, quali strumenti usare, come pulirli, etc); costante opera di disinfezione ambientale di superfici, pavimenti, letti etc”.
Dal punto di vista politico, “continuo ad auspicare che tutti coloro che hanno ruoli e responsabilità amministrative abbiano l’umiltà di affidarsi agli esperti (personale sanitario e scientifico) e di adottare un linguaggio serio ed adeguato alla situazione, evitando battutine e polemiche tanto stupide quanto inutili.” Infine “gli inviti alla calma non sono banali – sottolinea Silvestri – ma permettono di usare la parte razionale del cervello, anziché quella emotiva, e quindi di mettere in atto misure semplici ma importanti per ridurre i contagi (lavarsi/disinfettarsi le mani, starnutire e tossire sui gomiti, etc), evitando atteggiamenti stupidi ed irresponsabili, come il fare incetta di alimenti ai supermercati”, conclude.
“Per favore stiamo alla larga dai virologi da bar in cerca di visibilità o squallide polemiche personali”. Così Guido Silvestri, scienziato italiano da anni in Usa dove è professore e direttore del Dipartimento di Patologia dell’Emory University School of Medicine, in un post su Facebook torna sul tema delle polemiche tra esperti. E invita “tutti a seguire pagine istituzionali (Iss, Cdc, Who) e di esperti come Medical Facts di Roberto Burioni, Patto Trasversale per la Scienza, Pier Luigi Lopalco epidemiologo, Nino Cartabellotta, Salvo Di Grazia ecc.”.