Il laboratorio di Shanghai che ha isolato e individuato per primo la sequenza del genoma del nuovo coronavirus è stato chiuso: la struttura dove lavoravano i ricercatori coordinati dal prof. Zhang Yongzhen è stato chiuso il 12 gennaio, poco dopo la pubblicazione online della scoperta.
La chiusura del laboratorio è stata disposta dalla Commissione per la salute di Shanghai: secondo il South China Morning Post, il motivo sarebbe da ricondursi alla pubblicazione dei dati prima di avere ricevuto l’autorizzazione.
Il laboratorio di Zhang aveva annunciato l’esito delle ricerche alle autorità il giorno stesso in cui erano state conseguite: il 5 gennaio, precisa il South China Morning Post. In quel contesto, il professore raccomandava tra le altre cose, anche “misure di controllo e prevenzione del virus” da adottare nell’immediato nei luoghi pubblici: tutto ciò due giorni prima dell’annuncio ufficiale di Pechino sul legame tra i misteriosi casi di polmonite di Wuhan e un nuovo coronavirus.
I ricercatori del team di Zhang, non ricevendo riscontri dalle autorità, l’11 gennaio hanno divulgato su alcune piattaforme scientifiche online i risultati (risale al 20 gennaio la direttiva del presidente Xi con le misure per arginare la diffusione dell’epidemia).
Il prof. Zhang e i suoi ricercatori “hanno inviato quattro richieste di permesso per riaprire il laboratorio, tutte rimaste senza risposta. La chiusura ha avuto un grande impatto sugli scienziati e le loro ricerche proprio nel momento in cui dovrebbe esserci una corsa contro il tempo per trovare dei rimedi contro il virus,” riporta il South China Morning Post citando una fonte vicina ai ricercatori.