E’ in buone condizioni di salute Niccolò, il 17enne italiano rientrato questa mattina da Wuhan. “Presenta febbricola e non manifesta altra sintomatologia”, si legge sul bollettino dell’Istituto Spallanzani di Roma, dove il ragazzo è ricoverato in isolamento. Il ragazzo “appare assolutamente sereno e di ottimo umore”, sottolineano i medici.
“Sono ottime” le condizioni di salute del giovane ricercatore italiano ricoverato all’Istituto Spallanzani di Roma, dopo essere rientrato da Wuhan insieme al gruppo di italiani in quarantena alla Cecchignola. Il ragazzo, positivo al nuovo Coronavirus, “continua a essere ricoverato in osservazione”.
I due cittadini cinesi provenienti da Wuhan, primi due casi confermati di infezione da nuovo coronavirus in Italia, “continuano a essere ricoverati nella terapia intensiva” dell’Istituto Spallanzani di Roma. “Le loro condizioni cliniche sono stabili con parametri emodinamici migliorati. La prognosi resta riservata”, si legge nel bollettino odierno.
“Sono stati valutati, ad oggi, nella nostra accettazione 68 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus”. Lo sottolinea il bollettino odierno dell’Istituto Spallanzani di Roma. ‘‘Di questi, 59, risultati negativi al test, sono stati dimessi. Dieci pazienti sono tutt’ora ricoverati: 3 sono casi confermati (la coppia cinese attualmente in terapia intensiva e il giovane proveniente dal sito della Cecchignola); 6 sono pazienti sottoposti a test per la ricerca del nuovo coronavirus in attesa di risultato; un solo paziente rimane comunque ricoverato per altri motivi clinici”.
Niccolò: “Peccato per lo studio, tornerò in Cina”
“Sono un po’ amareggiato perché ho dovuto interrompere il percorso di studi che avevo iniziato in Cina grazie a Intercultura. E’ un bellissimo progetto, chi poteva pensare che sarebbe finita cosi’? Pero’ almeno non dovro’ perdere l’anno scolastico”. Lo ha detto Niccolò, il 17enne di Grado atterrato stamani a Pratica di Mare, in un’intervista telefonica rilasciata a Repubblica ieri, prima di salire sull’aereo dell’Aeronautica militare che lo ha riportato in Italia.
“Sono contentissimo, soprattutto perché stavolta, dopo due tentativi, so che partirò. Non vedo l’ora di rivedere la mia Grado, anche se so che a Roma dovro’ fare la quarantena. Ma, insomma, il peggio è passato”, ha affermato Niccolò, spiegando di non aver avuto paura.
“Certo sono stato inquieto. Nelle lunghe ore di attesa mi ripetevo ‘stai calmo, stai calmo, stai calmo’, cercando di non perdere il controllo. Pero’ ero in contatto con i miei genitori, i miei amici, lo staff della onlus Intercultura, e questo mi ha aiutato. Cosi’ come devo ringraziare la nostra ambasciata, che mi è stata sempre vicina e non mi ha fatto sentire ne’ solo ne’ abbandonato”. In Cina “certo che tornero’. Piu’ avanti, quando tutta questa storia sara’ finita. Ci tornerò da solo, non più nell’ambito di un programma di scambio culturale“, ha dichiarato il giovane.
Di Maio: “Vicini e disponibili ad aiuto e collaborazione alla Cina”
“Vogliamo rinnovare tutta la vicinanza al popolo e al governo cinese per lo sforzo che sta portando avanti in questo momento”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un punto stampa all’aeroporto militare di Pratica di Mare, dopo aver accolto l’arrivo di Niccolo’, il 17enne friulano che, dopo essere stato bloccato due volte a Wuhan a causa della febbre, oggi ha potuto fare rientro in Italia con un volo speciale dell’Aeronautica militare.
Di Maio ha ribadito il “rapporto di amicizia” tra Italia e Cina spiegando che l’attesa per il via libera al volo per rimpatriare Niccolò era legato “a un problema di slot, immaginate che un’area sottoposta a quarantena come Wuhan ha nell’aeroporto l’unica infrastruttura in grado di garantire gli approvvigionamenti”. “Ringrazio le autorità cinesi e chiarisco che il nostro lavoro nel proteggere nostri connazionali non ci esenta dal voler dare una mano il più possibile al governo cinese – ha concluso- Siamo vicini e disponibili per ogni tipo di collaborazione e aiuto alla Cina”.