Riduzione di più di un quarto della Co2 emessa nelle ultime due settimane in Cina. Le misure di quarantena, con il conseguente calo delle attivita’ delle centrali elettriche e non solo, hanno infatti avuto effetti sull’ambiente, e in particolare sul calo degli inquinanti emessi in atmosfera. Le misure per il rilancio dell’economia nel Paese asiatico potrebbero però annullare questi effetti. E’ quanto sottolinea uno studio pubblicato sul sito specializzato ‘Carbon Brief’.
I dati si riferiscono alle due scorse settimane: in questo periodo, nel 2019, la Cina ha emesso circa 400 milioni di tonnellate di Co2 che dovrebbero quindi essersi ridotte di 100 milioni di tonnellate. La questione cruciale a questo punto, sottolinea la ricerca di Carbon Brief, è se questi risultati saranno mantenuti nel tempo, o se saranno compensati, se non addirittura ribaltati, dalla risposta del governo alla crisi innescata dal coronavirus. Secondo le prime analisi dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (Iea) e l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec), le ripercussioni della crisi dovrebbero portare, nel periodo gennaio-settembre, a un calo dello 0,5% della domanda globale di petrolio.