“Ci saranno molti altri casi di Coronavirus in Italia, quelli fino ad oggi registrati sono la punta dell’iceberg. Ma continuerò a dire che questa è una malattia che ha un indice di letalità dello 0,5- 1,5%. Come clinico non mi fa paura e non deve farla al Paese. Questo non vuol dire minimizzare i rischi ma essere realisti studiando i numeri“: lo ha spiegato all’Adnkronos Salute, Matteo Bassetti, direttore della Clinica delle malattie infettive dell’Ospedale San Martino di Genova e presidente della Società italiana terapia anti-infettiva. “E’ vero che ora abbiamo il maggior numero di casi in UE ma solo perché stiamo facendo più tamponi. Siamo sicuri che la Germania o la Francia abbiano fatto lo stesso con i loro focolai?”
“Mi accusano di aver minimizzato il Coronavirus nei giorni passati – ricorda Bassetti – ma non è assolutamente vero. Sono stato sempre coerente nelle mie dichiarazioni. Mentre ci sono medici che sui social scrivono cose sbagliate. E proprio a questi vorrei ricordare che ogni anno ci sono centinaia di persone che muoiono per l’influenza. Perché di questi decessi non si parla? In Italia abbiamo altre emergenza: ad esempio il basso tasso di vaccinazione antinfluenzale“.
“Nei prossimi mesi dovremmo affrontare un virus che è presente nel Paese e come già fatto in altre occasioni accadrà che quando noi clinici dovremmo prescrivere un panel di esami oltre ai virus per l’influenza o lo pneumococco, metteremo anche il Coronavirus. Ci abitueremo a cercarlo e diventerà un esame di routine“.