Coronavirus: già centinaia di persone guarite nel mondo, l’isolamento fatto in Italia apre la strada a nuove cure

Aumentano le guarigioni degli affetti da coronavirus: intanto in Italia tutti gli aeroporti dovranno dotarsi di termo scanner
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Sono già quasi 450 in tutto il mondo le persone dimesse perché guarite dopo aver contratto il coronavirus. La maggior parte delle guarigioni si è registrata in Cina, epicentro dell’epidemia, ma alcuni casi sono segnalati anche in Thailandia (5), Australia (2), Giappone e Vietnam (1 ciascuno). E’ quanto emerge da una mappa online sviluppata dal Center for Systems Science and Engineering della statunitense Johns Hopkins University per visualizzare e tracciare in tempo reale l’evoluzione dell’epidemia di coronavirus nel mondo.

Il Coronavirus in pochi giorni è divenuto un’emergenza globale. Anche dal punto di vista economico, per la frenata del Pil cinese e le sue ripercussioni sull’economia mondiale“: così in una nota il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico Gian Paolo Manzella. “Oggi, – aggiunge – grazie a tre ricercatrici della sanità pubblica italiana che hanno isolato il virus, si fa un passo avanti nell’affrontare questa emergenza. Il lavoro delle dott.sse Capobianchi, Colavita e Castilletti dello Spallanzani di Roma ci dimostra ancora una volta la qualità della ricerca e la sanita’ pubblica italiana. E da questo risultato arriva un’indicazione in più per investire e renderla sempre più forte, innovativa e capace di affrontare nuove sfide“.

Isolato il Coronavirus allo Spallanzani, cure più vicine

Nella corsa dei laboratori di tutto il mondo, l’Italia incassa un successo riuscendo a isolare il coronavirus e depositando le informazioni per metterle a disposizione della comunità scientifica. L’annuncio arriva dal ministro della Salute Roberto Speranza durante una conferenza stampa allo Spallanzani. “Aver isolato il virus significa molte opportunita’ di poterlo studiare, capire e verificare meglio cosa si puo’ fare per bloccare la diffusione. Sara’ messo a disposizione di tutta la comunita’ internazionale. Ora sara’ piu’ facile trattarlo“. Non siamo il primo paese ad averlo realizzato: lo hanno fatto la Cina (senza condividere i dati), gli Usa, il Giappone, l’Australia e la Francia, quest’ultima sul filo di lana con l’Italia. “Una notizia importantissima per lo sviluppo delle cure. Un grande plauso a ricercatori e staff medico dello Spallanzani. Orgogliosi del nostro Servizio Sanitario Nazionale, tra i migliori a livello mondiale”, scrive sui canali social il premier Giuseppe Conte. Ora i dati saranno a disposizione della comunita’ internazionale. Si aprono spazi per nuovi test di diagnosi e vaccini. l’Italia diventa interlocutore di riferimento per questa ricerca“, spiega il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani, Giuseppe Ippolito. “La macchina delle risposte alle epidemie funziona, per una risposta molecolare capace di coltivare i virus e contribuire alla ricerca per farmaci e vaccini“.

L’isolamento virale, effettuato anche in Italia dallo Spallanzani – spiega Giovanni Rezza Direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’ISS – permette di sequenziare il virus e confrontarlo con i ceppi gia’ isolati anche in Cina e al di fuori della Cina in Paesi come Francia e Australia per valutare eventuali mutazioni. In generale, l’isolamento del virus puo’ aiutare a mettere a punto i metodi diagnostici, testare l’efficacia di molecole antivirali conosciute e identificare e potenziare eventuali punti deboli del virus al fine di consentire lo sviluppo di strategie terapeutiche e identificare eventuali target vaccinali“. Ma il vaccino, ricorda Ilaria Capua, “non e’ dietro l’angolo e ci vorranno almeno 6 mesi“. Oltre alla giovane di origine cinese residente a Frosinone e all’operaio rumeno dell’hotel della coppia, altre tre persone.

Intanto, il comitato operativo dell’emergenza coronavirus “nella seduta di ieri ha deciso che ogni aeroporto dovrà dotarsi” di termo scanner. Lo ha confermato il vicepresidente del Fvg con delega alla Salute e alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, a chi gli chiedeva se anche al Trieste Airport verranno attivati controlli sui passeggeri.

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