Coronavirus: primo caso a New York, il Pentagono prepara mille letti per la quarantena

Primo caso confermato di coronavirus a New York, mentre American Airlines cancella i voli anche verso Hong Kong, dopo quelli per la Cina continentale
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Sono oltre 12.000 i casi di contagio dal nuovo coronavirus. Fuori dalla Cina sono stati confermati casi in sono 23 Paesi. Un caso è stato registrato al Bellevue Health Center di New York. Lo hanno confermato fonti del dipartimento sanitario del municipio attraverso un post su Twitter. Si tratta del primo caso accertato a New York. La persona, meno di 40 anni, reduce da un recente viaggio in Cina, ha presentato sintomi di febbre, tosse e difficoltà respiratorie senza avere il virus dell’influenza. Le condizioni, al momento, sono stabili. Salgono a otto i casi accertati negli Stati Uniti.

Il Pentagono prepara mille letti per la quarantena

Il Segretario della Difesa Mark Esper ha approvato la richiesta di fornire alloggi militari per un massimo di 1.000 persone che potrebbero aver bisogno di essere messe in quarantena all’arrivo negli Stati Uniti da viaggi oltreoceano a causa di sospetti su una possibile infezione da coronavirus, lo scrive la Cnn citando una nota del Pentagono. “Il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) ha chiesto al Dipartimento della Difesa di fornire diverse strutture in grado di ospitare almeno 250 persone in stanze individuali fino al 29 febbraio“, ha aggiunto il Pentagono. Secondo la richiesta, “il Dipartimento della Difesa fornirà solo il supporto abitativo, mentre l’HHS sarà responsabile di tutte le cure, del trasporto e della sicurezza degli sfollati. Il personale del Dipartimento della Difesa non sarà in contatto diretto con gli sfollati e gli sfollati non avranno accesso a nessuna base che non sia l’alloggio loro assegnato. In conformità alle linee guida del CDC, tutti gli evacuati saranno monitorati per un periodo di 14 giorni. Se il monitoraggio di routine degli sfollati dovesse identificare individui malati, l’HHS li trasporterà in un ospedale civile locale“.

American Airlines cancella anche i voli per Hong Kong

American Airlines, che ha cancellato tutti i voli per la Cina continentale a partire da venerdì, ha confermato di aver cancellato anche i voli per Hong Kong fino a lunedì, scrive il sito della Cnn. La compagnia “prenderà decisioni sui voli per Hong Kong ogni giorno in base alla nostra situazione operativa”, ha detto American, il più grande vettore statunitense, in una nota. Il sindacato dei suoi piloti si è mosso a causa della vicinanza di Hong Kong alla Cina e potenzialmente al virus. “Anche se Hong Kong è una regione amministrativa speciale, questo virus non riconosce una tale formulazione geopolitica”, ha detto il capitano Dennis Tajer, portavoce dell’Allied Pilots Association, che rappresenta 15.000 piloti della American Airlines. “Basta guardare la mappa. Hong Kong geograficamente è una terra che fa parte della Cina. Le questioni geopolitiche, che ovviamente noi rispettiamo, non interessano certo al virus”.

Cina sviluppa kit rapido per individuazione: già avviata la produzione

I ricercatori cinesi avrebbero sviluppato un kit rapido per l’individuazione del nuovo coronavirus. Secondo quanto scrive l’Agenzia Xinhua il kit sarebbe in grado di rilevare il virus entro 8-15 minuti. Altamente sensibile e di facile trasporto, potrebbe essere un’arma vitale per la prevenzione e il controllo dell’epidemia. Il kit – frutto del lavoro congiunto di esperti dell’Istituto nazionale per il controllo e la prevenzione delle malattie virali e un’azienda high-tech con sede a Wuxi – sarebbe già in uso, la produzione avviata in serie.

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