Coronavirus, sono 19 i Paesi contagiati: la Gran Bretagna riduce il personale diplomatico in Cina

Sfiorano ormai i 10 mila i casi confermati di Coronavirus globalmente, secondo l'ultimo bollettino dell'Organizzazione mondiale della sanità, aggiornato a ieri sera alle 23, che conta 9.826 contagi accertati
MeteoWeb

Sfiorano ormai i 10 mila i casi confermati di Coronavirus globalmente, secondo l’ultimo bollettino dell’Organizzazione mondiale della sanità, aggiornato a ieri sera alle 23, che conta 9.826 contagi accertati. I casi confermati in Cina sono 9.720 e ben 15.238 quelli sospetti. I pazienti gravi sono circa 1.527 e 213 i decessi. Fuori dal gigante asiatico, focolaio dell’epidemia, si registrano 106 contagi accertati in 19 Paesi, riporta l’Oms che considera molto elevato il rischio derivante dal Coronavirus in Cina ed elevato a livello regionale e globale.

A scuola studenti dalla Cina senza sintomi 

Non c’è “preclusione a frequentare la scuola per gli studenti che sono arrivati in Italia dalla Cina e che non presentano i sintomi caratteristici del coronavirus”. Lo dispone la circolare congiunta del Ministero della Salute e dell’Istruzione che verra’ diffusa lunedi’ prossimo. Lo ha anticipato oggi Francesca Russo, dirigente della direzione di prevenzione regionale del veneto, durante la conferenza stampa convocata a Venezia dal presidente Luca Zaia.

La circolare, che verrà trasmessa alle direzioni scolastiche, interesserà oltre alle scuole primarie e secondarie, alle università anche le comunità infantili. Riguardera’ tutti coloro che sono tornati in Italia dalla Cina e che non presentano sintomi. Stessa indicazione anche per i luoghi di lavoro. “Si può comprendere l’apprensione dei genitori – ha sottolineato Zaia – ma non ci deve essere fobia per gli studenti o persone asintomatiche. Quindi possono frequentare la scuola o andare al lavoro”.

“In Italia i casi confermati sono due, no alle fake news”

No a fake news e messaggi allarmistici che in queste ore girano sui social e tramite le catene su Whatsapp. L’appello e’ dell’Istituto Superiore di sanita’, che in un tweet ricorda come al momento i casi confermati in Italia restino due.

“I casi confermati di #coronavirus in Italia sono finora 2 – si legge -. Iss raccomanda: non dare credito a fonti non ufficiali, messaggi vocali su social e app di messaggistica, fake news”. In particolare nelle ultime ore ha avuto una grande diffusione un audio in cui una donna, che afferma di essere un’infermiera di un ospedale romano, afferma che ci sono “almeno 27 casi del nuovo coronavirus che i piani alti tendono a nascondere”.

Qualche giorno fa un altro audio molto diffuso rilanciava invece la teoria complottista del virus creato in un laboratorio militare e poi ‘sfuggito’, che sarebbe confermata secondo alcuni siti ‘acchiappaclic’ dal fatto che il simbolo di una azienda biotech di Shanghai e’ simile a quello utilizzato nel videogioco ‘Resident Evil’ per una fittizia ‘umbrella corporation’ che diffonde un siero che rende zombie. L’invito, conclude il tweet dell’Iss, e’ consultare solo siti di organizzazioni ufficiali per avere notizie.

Pechino rassicura: “243 dimessi, 72 in un giorno”

Nel clima di crescente paura, quasi isterismo, da coronavirus, la Cina cerca di tranquillizzare il mondo sul fatto che dalla nuova polmonite si guarisce. Gli ultimi dati pubblicati dalle autorità di Pechino, segnano il record di pazienti guariti dal coronavirus della polmonite di Wuhan: in un solo giorno 72 sono usciti dall’ospedale e adesso sono in tutto 243 le persone che hanno superato la malattia e sono stati dimessi dagli ospedali. Il bilancio complessivo, in base alle ultime cifre ufficiali pubblicati dalle autorita’, registra in totale 259 morti (46 in più rispetto a venerdi’) e 11.791 contagiati in tutto il territorio cinese (2.099 in più che il giorno precedente). Il numero di pazienti in gravi condizioni è salito a 1.795.

Il Vietnam sospende i voli da e per la Cina 

Il Vietnam ha sospeso tutti i voli da e per la Cina come parte delle misure adottate contro il dilagare dell’epidemia di coronavirus. La direttiva si applica a tutte le compagnie aeree “che hanno rotte tra il Vietnam e la Cina”, ha comunicato l’Autorità per l’aviazione civile in una nota.

Iran: “Misure speciali per evitare i contagi”

Il ministro degli Interni iraniano Abdolreza Rahmani Fazli ha annunciato che sono state adottate misure speciali per prevenire la diffusione del coronavirus nella Repubblica islamica. Nel corso di una conferenza stampa, Fazli ha riferito dell’incontro di ieri sera tra il vice presidente Eshaq Jahangiri, il ministro della Sanità Saeed Namaki e il ministro dello Sviluppo urbano Mohammad Eslami.

Al momento non si registrano contagi in Iran, ha aggiunto, spiegando che la decisione di sospendere i collegamenti aerei con la Cina è stata presa in via precauzionale. In precedenza il portavoce del ministero degli Esteri cinese Abbas Mousavi aveva esortato ad aiutare il governo cinese per risolvere la crisi. ”Ho fiducia nel fatto che i cinesi usciranno da questa fase difficile con forza, senso di responsabilità e perseveranza”, ha detto citato dall’agenzia di stampa Irna.

I cinesi via da Italia con scali intermedi

Nel primo giorno dopo il blocco dei voli diretti tra l’Italia e la Cina, all’aeroporto di Fiumicino non si registrano, al momento, criticita’ per i passeggeri cinesi, che pero’ si stanno organizzando per tornare comunque a casa. Al Terminal 3, gruppi di viaggiatori cinesi, diversi con la mascherina indossata, effettuano check-in per poter partire, da qui a stasera, attraverso scali intermedi e destinazioni di transito, come Dubai, Londra, Ryadh, Cairo, Tokyo, Istanbul, per poi proseguire alla volta di Pechino, Shangai, Hong Kong, Guangzhou.

Le compagnie aeree, che hanno da ieri i voli bloccati per la Cina (ieri, poco prima delle 15, era decollato dallo scalo romano l’ultimo dei voli diretti autorizzati per la Cina, il Cx 292 diretto ad Hong Kong, mentre in mattinata erano decollati quelli diretti a Haikou-Chongqing, Hangzhou, Guangzhou,Taipei), stanno cercando di ‘riproteggere’ i passeggeri che erano prenotati per oggi e per i prossimi giorni sulle destinazioni alternative.

Escluso contagio per 2 pazienti cinesi a Teramo 

Sono asintomatici sia per il coronavirus che per l’influenza, i due giovani cinesi ricoverati da ieri al reparto Malattie Infettive dell’ospedale Mazzini di Teramo. Dopo una notte di osservazione, in sorveglianza sanitaria, isolati nel reparto del III Lotto del presidio teramano, i due cinesi presentano soltanto febbre e, in particolare, nessuna evidenza respiratoria che possa far sospettare un’infezione da Coronavirus.

In base a questo, come prevede il protocollo sanitario i campioni biologici prelevati al loro arrivo in ospedale, non sono stati inviati all’Istituto Spallanzani di Roma proprio per l’assenza di sintomatologia collegabile al virus diffusosi in Estremo Oriente. I pazienti resteranno tuttavia in osservazione, almeno fino a lunedi’, come deciso dalla direzione generale e sanitaria della Asl di Teramo, sentiti i direttori e soprattutto il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute del Dipartimento regionale Sanita’, che monitora costantemente la situazione.

Crollo dei viaggi in treno in Cina: -78% su base annua 

Le autorità ferroviarie cinesi stimano per oggi un totale di 2,6 milioni di viaggi in treno, in calo del 78,5% su base annua. Nel mezzo dell’epidemia del nuovo coronavirus, i rientri dopo il Capodanno lunare proseguono a passo rallentato a causa dell’estensione della festività decisa a vario titolo da governo centrale e province negli sforzi per frenare il contagio. Ieri, i viaggi sono stati 2,3 milioni (-77,3%). 

Coronavirus: la Gran Bretagna riduce il personale diplomatico in Cina 

La Gran Bretagna ha deciso di richiamare parte del personale in forza alla sua ambasciata e ai suoi consolati in Cina a causa dell’epidemia del coronavirus di Wuhan: lo si legge in una nota del governo di Londra. Lunedì, in una riunione informale tra i Paesi Ue presso la rappresentanza dell’Unione europea di Pechino, era stato confermata la linea della libera scelta sulle linee da adottare in capo ai singoli Stati, a cominciare dalla partenza dei familiari del personale delle ambasciate. Il governo britannico ha messo in guardia che se la crisi del coronavirus dovesse peggiorare la capacita’ di assicurare i servizi consolari in Cina sarebbe seriamente colpita.

“A partire dal 31 gennaio, parte dello staff e dei dipendenti dell’ambasciata e dei consolati britannici saranno allontanati dalla Cina. Il personale essenziale e necessario per continuare il lavoro essenziale resterà in loco”, si legge nella nota. “Nel caso in cui la situazione si deteriorasse ulteriormente, la capacità dell’ambasciata e dei consolati britannici di fornire assistenza ai concittadini all’interno della Cina potrebbe essere limitata”. 

A Wuhan contagiati potrebbero essere 75mila 

I numeri dei contagi a Wuhan, epicentro dell’epidemia di infezioni da nuovo coronavirus, potrebbero essere molto maggiori di quanto le autorità al momento non comunichino. Lo sostiene uno studio di ricercatori dell’Università di Hong Kong, secondo il quale le infezioni potrebbero già essere state 75.815. La ricerca – di cui dà notizia il South China Morning Post – è stata pubblicata oggi da The Lancet ed è basata su una simulazione che fissa in 2.68 un coefficiente di diffusione del virus, cioè il numero medio di persone che potrebbero essere state contagiate da ogni persona infettata.

La valutazione è stata fatta sulla base dei bilanci ufficiali forniti martedì scorso. Attualmente il bilancio ufficiale fornito dalla Cina dei contagi è di 11.791, con 259 morti. Con le persone il cui contagio è stato rilevato all’estero, si sfiora quota 12mila.

Kim scrive a Xi: “Solidarietà e invio di aiuti”

Il leader nord-coreano, Kim Jong-un, ha inviato una lettera al presidente cinese, Xi Jinping, esprimendo la propria solidarieta’ nella lotta contro l’epidemia di coronavirus e comunicando l’invio di aiuti al Partito Comunista Cinese. Kim “ha trasmesso i suoi sentimenti sinceri di volere condividere la sofferenza e la difficolta’ del fraterno popolo cinese e fornire anche un po’ di aiuto”, scrive l’agenzia di stampa nord-coreana Kcna citando le parole di Kim, che si dice convinto che la Cina “emergera’ vittoriosa nella lotta contro la malattia”. Nella lettera, il leader nord-coreano ha poi confermato l’invio di aiuti al Partito Comunista Cinese, citando una decisione presa ieri dall’Ufficio Politico del Partito dei Lavoratori, da lui stesso guidato.

Cina: “Appello a Ue per le forniture mediche”

Il premier cinese Li Keqiang ha chiesto alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen di aiutare e favorire gli approvvigionamenti di forniture mediche piu’ urgenti dai Paesi membri Ue attraverso i canali business. E’ il risultato di una telefonata intercorsa, secondo i media cinesi, tra i due leader, nel mezzo degli sforzi di Pechino contro l’epidemia del nuovo coronavirus di Wuhan che ha causato finora 259 morti.

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