L’Italia continua la sua battaglia per fermare la diffusione del coronavirus. I tre turisti lombardi risultati positivi al coronavirus in Trentino sono ritornati nella loro regione d’origine senza complicazioni. La famiglia, di tre persone, e’ stata trasportata in ambulanza dalla localita’ turistica trentina dove erano in vacanza fino ad un ospedale lombardo.
La famiglia, originaria di Soresina, nel Cremonese, che era in vacanza in Trentino e’ stata ricoverata all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. La famiglia alloggiava in un appartamento: i tre hanno accusato febbre tra i 37 e i 38 gradi e i test hanno rivelato la positivita’ al coronavirus. Si e’ in attesa delle contro analisi dell’ospedale Spallanzani.
Al momento “nessun trentino e’ stato contagiato, verificheremo nelle prossime ore i movimenti di questa famiglia che, pero’, da quanto abbiamo saputo, era in un appartamento privato, non in un hotel, e quindi e’ rimasta piuttosto isolata, dal momento che tutti avevano la febbre. Quindi i movimenti sarebbero limitati”. Lo ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, parlando dei tre casi positivi al coronavirus in Trentino. “Tre turisti lombardi provenienti dalle zone interessate dal coronavirus in Lombardia sono risultati positivi. Abbiamo preso subito contatti con la Regione Lombardia e con l’Azienda sanitaria lombarda e abbiano organizzato il trasferimento di questa famiglia“, ha aggiunto Fugatti.
Tre casi sospetti di Coronavirus sono stati rilevati in Valle d’Aosta. Il personale del 118 ha effettuato tre tamponi che sono stati inviati all’ospedale Sacco di Milano per le analisi. Uno dei tre casi sospetti e’ un uomo proveniente da Padova che e’ ricoverato in Rianimazione all’ospedale Parini di Aosta. L’Universita’ della Valle d’Aosta “in via precauzionale” ha deciso di sospendere tutte le attivita’ fino a sabato 29 febbraio.
Nelle more degli atti di attuazione del Decreto Legge, approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 22 febbraio 2020, e di eventuali altre disposizioni di competenza della Regione Lazio, si e’ svolto in Campidoglio un tavolo dei vertici dell’Amministrazione capitolina, che in queste ore sono in costante contatto con Governo, Regione Lazio e Protezione Civile, a seguito del quale e’ stata consolidata la decisione di sospendere a scopo preventivo le procedure concorsuali a carattere nazionale che si svolgeranno nel territorio di Roma Capitale. Lo comunica il Campidoglio.
La misura e’ contenuta in un’ordinanza sindacale, adottata nell’ambito delle azioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica COVID-19, volte a prevenire e contrastare l’ulteriore trasmissione del virus. La sospensione avra’ validita’ da domani, lunedi’ 24 febbraio, fino all’emanazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri previsto dal Decreto legge in fase di pubblicazione. Nello specifico, il provvedimento riguarda: due concorsi banditi dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali le cui prove sono in programma il 24, 25 e 26 febbraio 2020 presso la Scuola di formazione e aggiornamento del Corpo di Polizia e del personale dell’Amministrazione penitenziaria di Roma; altre procedure concorsuali a carattere nazionale che si svolgeranno nel territorio di Roma Capitale.
Nel frattempo continuano i controlli e per fortuna arrivano anche delle buone notizie. “Sono risultati negativi al COVID-19 tutti i test effettuati nella giornata odierna presso l’istituto Spallanzani di Roma. Nel Lazio ad oggi non vi e’ nessun caso autoctono. Abbiamo una delle migliori reti infettivologiche a livello nazionale che sta lavorando h24 per garantire la tutela della salute dei cittadini. Rivolgo un invito per abbassare i toni perche’ vi e’ una pressione insostenibile sui medici e sulle strutture sanitarie“. Lo dichiara l’Assessore alla Sanita’ e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato.