Il Capitano Ultimo è il nuovo Assessore all’Ambiente della Regione Calabria: “abbiamo una ricchezza naturalistica enorme su cui ci sono ombre oscure che combatteremo”

Ambiente, Capitano Ultimo nuovo Assessore della Regione Calabria: la presentazione a Roma
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Sergio De Caprio, noto come Capitano Ultimo, è stato appena nominato nuovo Assessore all’Ambiente della Regione Calabria. Lo ha annunciato pochi minuti fa la neo governatrice calabrese, Jole Santelli, in una conferenza stampa in corso a Montecitorio. “Sono emozionato perchè è un incarico di grande responsabilità. Ringrazio Jole Santelli per darmi l’opportunità di servire la Calabria. A prescindere dai temi, il concetto di autodeterminazione delle comunità, senza manipolazioni mafiose di alcun tipo, è alla base di tutto. Le scelte vanno condivise. Questa è civiltà, questa è democrazia”, ha detto De Caprio subito dopo la nomina durante la conferenza stampa. ‘incarico sarà operativo non appena l’alto ufficiale otterrà il nulla osta dell’Arma. Intanto la governatrice Santelli e il Capitano hanno firmato il decreto di nomina.

Poco prima, Jole Santelli lo aveva introdotto così: “Noi siamo una Regione particolarmente fortunata, e particolarmente sfortunata. E come tutte le cose della Calabria, anche l’ambiente ha delle ombre oscure ma delle luci formidabili. Siamo in una piena crisi rifiuti, le nostre città sono invase dai rifiuti e i Sindaci non sanno come spiegare quello che accade. Noi vogliamo che questo problema diventi un’opportunità. Abbiamo l’enorme problema depurazione da affrontare in vista dell’estate. Abbiamo un problema serissimo sulle bonifiche. Immaginate se riusciamo ad ottenere dall’ENI la bonifica di Crotone, abbiamo un’area enorme da utilizzare. Accanto a questi problemi, siamo una Regione che ha 3 Parchi Nazionali, un parco Regionale, riserve marine, aree protette, abbiamo 612 mila ettari di superfice forestale, il 40% della Regione è coperto da boschi. Abbiamo l’8% di aree protette dell’Italia intera, una ricchezza enorme. Vi presento il nuovo Assessore all’Ambiente della Regione Calabria. La storia del Colonnello De Caprio, l’impegno di 15 anni nel NOE, spesso non è noto quanto le gesta del Capitano Ultimo. Però io credo che per noi è un grande orgoglio che il Colonnello De Caprio abbia accettato quest’incarico. Siamo certi che faremo un grandissimo lavoro per questa Regione. A scanso di equivoci, il Colonnello De Caprio è cittadino calabrese perchè è cittadino onorario di Orsomarso”. 

Chi è il Colonnello De Caprio, Capitano Ultimo

De Caprio, che venerdì compirà 59 anni, è stato Capo dell’unità Crimor dei Carabinieri con cui ha arrestato Totò Riina nel 1993. Personaggio molto noto e stimato a livello internazionale per le sue posizioni intransigenti nei confronti di qualsiasi tipo di deriva dal binario della legalità, è uno dei volti più importanti della Storia d’Italia nel contrasto alla criminalità organizata. De Caprio da 26 anni nasconde il suo viso dietro un passamontagna per garantirsi l’invisibilità e tutelare la propria incolumità, sempre in pericolo viste le numerose minacce di morte subite dalla mafia.

Mi chiamo Ultimo perché sono cresciuto in un mondo dove tutti volevano essere primi. Detestavo quelli che a scuola si sedevano al primo banco per mettersi in mostra. E detesto quelli che hanno continuato a farlo nella vita“, ha dichiarato spiegando l’origine del suo nome d’arte. Molto impegnato nel sociale, ha fondato la casa famiglia “volontari Capitano Ultimo” nella tenuta della mistica alle porte di Roma, dove porta avanti progetti di solidarietà nei confronti dei meno fortunati.

In carriera, da Colonnello dei Carabinieri, è stato sempre impegnato per l’Ambiente: è stato vice comandante del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente a Roma, ha lavorato nel Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri (NOE), poi CCTA (Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente), come vice comandante. Da maggio 2018 è direttore di attività convenzionali del Comando per la tutela della biodiversità e dei parchi dei Carabinieri Forestale (CUTFAA). Ha condotto numerose inchieste sulle ecomafie e sulla gestione illecita dei rifiuti: è implicito che in Calabria si occuperà anche, e soprattutto, di tutti i problemi ambientali che attanagliano la Regione, quasi sempre legati alla criminalità organizzata o al malcostume diffuso nel territorio calabrese.

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