Le agenzie alimentari dell’ONU offrono supporto alla Cina in seguito all’epidemia di coronavirus

I vertici FAO, IFAD e WFP inviano una lettera congiunta al Presidente cinese
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L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) e il Programma Alimentare Mondiale (WFP) hanno espresso la loro solidarietà alla Cina, offrendo sostegno nella lotta contro l’epidemia del nuovo coronavirus (2019-nCoV).

In una lettera congiunta inviata al Presidente Xi Jinping, i vertici delle tre agenzie – il Direttore Generale della FAO QU Dongyu, il Presidente dell’IFAD Gilbert Houngbo e il Direttore Esecutivo del WFP David Beasley – hanno reso omaggio alla resilienza del popolo cinese, elogiando gli sforzi compiuti dal paese per affrontare l’emergenza.

Nel descrivere l’epidemia come una “sfida sanitaria per la Cina e il resto del mondo”, le tre agenzie con sede a Roma si sono impegnate a fornire sostegno, in base ai rispettivi ambiti di competenza, agli sforzi della Cina per alleviare le conseguenze del virus sulla popolazione, in particolare nelle aree rurali.

La FAO sta lavorando a stretto contatto con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS),  l’Organizzazione Mondiale della Sanità animale (OIE) e l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (IAEA) tramite la Divisione congiunta FAO/IAEA  per aiutare gli Stati membri e le comunità di ricerca a identificare gli animali potenzialmente ospiti del virus.  In particolare, la FAO ha attivato un gruppo di coordinamento degli incidenti che riunisce specialisti mondiali, regionali e nazionali per valutare la situazione e garantire sensibilizzazione e attività coordinate.  Sta lavorando per garantire la disponibilità di tutti i laboratori veterinari nazionali a rilevare rapidamente il nuovo virus negli animali e nei prodotti di origine animale destinati al consumo umano, nonché sta svolgendo un approfondito monitoraggio degli animali ospiti e della circolazione del 2019-nCoV nell’ambiente, secondo le circostanze.

La FAO, l’OMS e l’OIE, nell’ambito dell’approccio One Health stanno promuovendo una maggiore sensibilizzazione sulle malattie zoonotiche (trasmesse dagli animali all’uomo) ed elaborando le migliori pratiche per contrastarle.  La FAO ha inoltre una lunga storia di collaborazione con l’OMS nel ridurre i rischi legati agli alimenti e nella promozione della produzione e del consumo di cibi salubri, anche tramite il Codex Alimentarius – compendio in continua espansione e di riferimento per standard alimentari internazionali, linee guida e codici di condotta, strumento vitale nell’epoca del commercio alimentare globalizzato.

In crisi della portata dell’attuale epidemia del nuovo coronavirus, i paesi più vulnerabili sono spesso quelli maggiormente colpiti, in termini di perdite di vite umane e di mezzi di sussistenza”, ha detto Qu.  “L’iniziativa Hand-in-Hand della FAO è incentrata sulla creazione di solide alleanze tra donatori e beneficiari, dando priorità ai paesi più vulnerabili, il che consentirà inoltre di rafforzare la loro resilienza in emergenze simili”.

“Sfruttando la quarantennale alleanza strategica con la Cina per ridurre la povertà e promuovere lo sviluppo rurale, l’IFAD continuerà a sostenere la trasformazione rurale inclusiva, continuando a creare opportunità economiche per le famiglie e le imprese rurali, soprattutto per coloro che potrebbero esserne colpiti”, ha affermato Houngbo.

“Il WFP ha seguito gli eventi da vicino e, come richiesto, siamo pronti a mettere in campo la nostra esperienza nella logistica globale e in altre aree”, ha dichiarato Beasley. “Sosteniamo pienamente tutti i Paesi colpiti da questa epidemia, in particolare quelli che potrebbero aver bisogno di ulteriore sostegno per affrontare questa crescente minaccia per la salute”.

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