Il coronavirus cinese ha contagiato almeno 17.485 persone nel mondo e provocato almeno 362 vittime fino a questo momento. A Wuhan, focolaio dell’epidemia, in soli 6 giorni è stato costruito un nuovo ospedale per curare i contagiati. In Italia, un’equipe dell’Istituto Spallanzani di Roma ha isolato il virus, aprendo la strada a nuovi studi, anche nella direzione di un vaccino. Eppure, mentre la comunità scientifica si adopera per trovare una cura che possa limitare la diffusione dell’epidemia, c’è chi preferisce i “rimedi della nonna” o alcune strampalate “cure miracolose”. E così dopo gli americani che esortano a bere la MMS (Miracle Mineral Solution), ovvero un detergente americano a base di candeggina, da un altro caso arriva un “rimedio” alla “vecchia maniera”.
Il primo britannico noto per aver contratto il coronavirus ha dichiarato a The Sun di averlo sconfitto con un “bicchiere di whisky caldo e miele”. Connor Reed, 25 anni, ha ricevuto la diagnosi a Wuhan 2 mesi fa. Si era recato in ospedale dopo aver avuto difficoltà a respirare e una forte tosse, tutti sintomi classici del contagio. Connor, che vive in Cina da 3 anni, è rimasto in ospedale per 2 settimane. “Ero sconvolto quando i dottori mi hanno detto che avevo il virus. Ho pensato che sarei morto ma sono riuscito a sconfiggerlo. Ho utilizzato un inalatore che ha aiutato a controllare la tosse e ho bevuto whisky caldo con miele. È un vecchio rimedio ma sembrava risolvere il problema. Ho rifiutato di prendere gli antibiotici che i dottori mi avevano prescritto perché non volevo prendere nessuna medicina”, ha raccontato Connor.
Il giovane si è trasferito a Wuhan la scorsa estate e della megalopoli in isolamento dice: “Wuhan sta diventando una vera città fantasma. Non c’è quasi nessuno nelle strade e i negozi scarseggiano di verdura e frutta fresche. E nelle farmacie non sono rimaste medicine o mascherine. Se esci senza mascherina, la polizia ti arresta. Le autorità sono davvero preoccupate di come fare a contenere il virus e fermare la diffusione”. “Io sono la prova del fatto che il coronavirus può essere sconfitto”, ha concluso.