Coronavirus, cresce l’allerta in Puglia: “Positivi molti genitori dei ragazzi scesi dal Nord. Il 15% ha viaggiato con la febbre”

“Già ora abbiamo ricoverato persone i cui figli sono tornati dal Nord nei giorni scorsi: prevedo per questo grandi o piccoli focolai che a loro volta creeranno altri focolai"
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Dato preoccupante giunge dalla Puglia: tra i contagiati da nuovo coronavirus Covid-19 vi sono molti genitori dei figli scesi dal Nord. A diffondere la notizia La Repubblica.

Ad oggi la regione conta 476 casi e 27 vittime. Da quello che emerge tutti i 466 pugliesi risultati positivi hanno avuto contatti diretti o indiretti con persone passate dalla zona rossa di Veneto e Lombardia. Ad ora non ci sarebbe neppure un singolo caso fuori dalla catena.

Non solo: circa il 15% delle persone controllate nelle stazioni pugliesi presentava febbre e sintomi influenzali.

“Già ora abbiamo ricoverato persone i cui figli sono tornati dal Nord nei giorni scorsi: prevedo per questo grandi o piccoli focolai che a loro volta creeranno altri focolai. L’epidemia durerà ancora. Possiamo però dire che l’isolamento sociale sta certamente rallentando la corsa dei contagi, è quanto dichiarato in una intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno, edizione della Puglia, dal professore Gioacchino Angarano, primario della clinica di Malattie infettive di Bari.

Dai dati forniti dalla Regione Puglia, negli ultimi 20 giorni circa 20mila pugliesi sono rientrati dalle regioni del Nord Italia, e altri 10mila potrebbero essere quelli rientrati senza auto-segnalazione, come spiega il governatore Michele Emiliano. Adesso il rischio di diffusione del virus è elevato, anche perché i positivi arrivati dal Nord avrebbero potuto portare il virus in casa, contagiando altri membri della stessa famiglia.

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