Coronavirus, i dati aggiornati dalle regioni: boom di contagi in Friuli Venezia Giulia, aumentano i casi in Calabria e Campania. Al vaglio nuove zone rosse in Emilia Romagna

Incremento di casi mai osservato prima finora in Friuli Venezia Giulia, mentre il contagio si espande anche a Sud: gli ultimi dati dalle regioni
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Sono sempre al rialzo i numeri del coronavirus in Italia. Ecco gli ultimi dati aggiornati comunicati dalle varie regioni italiane.

In Emilia-Romagna sono complessivamente 5.214 i casi di positivita’ al coronavirus, 689 in piu’ rispetto all’aggiornamento di ieri. Passano pero’ da 15.461 a 18.344 i campioni refertati, 2.833 test in piu’ effettuati rispetto a ieri. Si tratta di dati accertati alle ore 12, sulla base delle richieste istituzionali. Complessivamente, sono 2.196 le persone in isolamento a casa perche’ con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 260 (13 in piu’ rispetto a ieri). E salgono a 177 (ieri erano 152) le guarigioni, 158 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioe’ asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 19 dichiarate guarite a tutti gli effetti perche’ risultate negative in due test consecutivi. Purtroppo, pero’, crescono anche i decessi, passati da 461 a 531: 70, quindi, quelli nuovi, di cui 17 donne e 53 uomini. Per la maggior parte delle persone decedute sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse, anche plurime. I nuovi decessi riguardano 29 residenti nella provincia di Piacenza, 7 in quella di Parma, 7 in quella di Reggio Emilia, 12 in quella di Modena, 5 in quella di Bologna (di cui nessuno del territorio imolese), 7 a Rimini, uno a Ravenna e uno a Forli’; una persona deceduta era residente fuori regione. In dettaglio, questi sul territorio i casi di positivita’, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui e’ stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.428 (88 in piu’ rispetto a ieri), Parma 869 (69 in piu’), Rimini 691 (78 in piu’), Modena 663 (88 in piu’), Reggio Emilia 608 (194 in piu’), Bologna 465(di cui 124 a Imola e 341 a Bologna; complessivamente 70 in piu’, di cui 11 a Imola e 59 a Bologna), Ravenna 185 (32 in piu’), Forli’-Cesena 227 (di cui 112 a Forli’, 34 in piu’ rispetto a ieri, e 115 a Cesena, 22 in piu’ rispetto a ieri), Ferrara 78(14 in piu’ rispetto a ieri).

“Nuove zone rosse? Non le escludiamo”. Lo conferma il commissario per l’emergenza sanitaria dell’Emilia-Romagna Sergio Venturi. “Sulla base del confronto con le amministrazioni locali- dice Venturi durante la diretta Facebook di oggi- non e’ escluso che si assumano misure piu’ stringenti. Si stanno facendo valutazioni su alcune situazioni”.

Sono 3.751 i contagiati da Coronavirus in Veneto, secondo il dato aggiornato alle ore 17.00 dalla Regione, pari a 267 casi in piu’ rispetto a stamani. Le persone in isolamento, che oltre ai contagiati comprendono i contatti, sono 10.124. I pazienti ricoverati sono 805 (+34 rispetto a stamani), quelli in terapia intensiva 224 (+15); i dimessi 221. I decessi salgono a quota 130, 15 in piu’ rispetto al dato si stamani.

RSono 3.017 le persone finora risultate positive al “coronavirus Covid-19” in Piemonte. Lo comunica la Regione Piemonte precisando che 524 sono in provincia di Alessandria, 126 in provincia di Asti, 157 in provincia di Biella, 185 in provincia di Cuneo, 237 in provincia di Novara, 1.360 in provincia di Torino, 153 in provincia di Vercelli, 119 nel Verbano-Cusio-Ossola, 37 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 119 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 263, quelle guarite 8. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 9.424, di cui 5.812 risultati negativi.

Sono 232 i casi positivi al Coronavirus Covid-19 in Valle d’Aosta. E’ quanto riportato nel bollettino dell’Unita’ di crisi diffuso alle 18. Tra i contagiati – a cui vanno aggiunti sette pazienti deceduti – ci sono 74 ricoverati all’ospedale Parini di Aosta (nove in Rianimazione) mentre gli altri 158 sono in isolamento domiciliare. Infine sono 1.965 le persone per le quali i sindaci hanno predisposto un’ordinanza per “isolamento domiciliare precauzionale”, sotto sorveglianza medica, cosi’ i loro familiari e le persone con le quali hanno avuto contatti stretti. I tamponi in attesa di risultato sono 246 (su un totale 708). Sono otto finora i morti in Valle d’Aosta per il Coronavirus Covid-19. Di questi – secondo quanto appreso dall’ANSA – sette sono morti all’ospedale Parini e uno a casa sua (ad Aosta). L’eta’ delle vittime varia da 58 a 98 anni. Molti di loro avevano patologie pregresse. Da registrare, pertanto, una forte impennata dei decessi rispetto a ieri che erano tre.

Sono 152 i nuovi casi positivi al Coronavirus registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino, analizzati nei laboratori toscani. Salgono dunque a 1.482 i contagiati dall’inizio dell’emergenza. 17 guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”), 8 guarigioni cliniche e 38 decessi. I casi attualmente positivi in cura rimangono dunque 1.419. Spetterà in ogni caso all’Istituto superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus: si tratta infatti di persone, da 65 a 100 anni, tutte affette da più patologie. Questi i decessi che si sono verificati in Toscana, con l’indicazione di sesso, età, comune del domicilio: M, 79 anni, Pisa; M, 77, Licciana Nardi; M, 87, Mulazzo; M, 84, Villafranca in Lunigiana; M, 81, Castelnuovo in Garfagnana; M, 70, Agliana; M, 98, Livorno; M, 93, Pisa; F, 92, Lucca; F, 94, Livorno; M, 65, Fivizzano; F, 96, Mulazzo; F, 79, Firenze; M, 88, Poggibonsi; M, 83, Livorno; M, 70, Quarrata; F, 100, Carmignano; F, 69, Montopoli Valdarno; M, 87, Carrara; M, 77, Lucca; M, 82, Camaiore; M, 72, Lucca; F, 81, Lucca; F, 80, Capannori; M, 82, Porcari; M, 81, Montignoso; F, 78, Forte dei Marmi; M, 82, Carrara; F, 91, Fivizzano; M, 78, Stazzema; M, 66 Collesalvetti; Per quanto riguarda i ricoveri, ad oggi sono in totale 679, di cui 178 in terapia intensiva. Questi i numeri che fotografano la situazione toscana a giovedì 19 marzo, così come sono stati trasmessi dall’assessorato al diritto alla salute al Ministero della salute, e comunicati dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli. Di 1.482 tamponi fino ad oggi risultati positivi al test, questa è la suddivisione per provincia di segnalazione, che non sempre corrisponde necessariamente a quella di residenza: 349 Firenze, 145 Pistoia, 70 Prato (totale Asl centro: 564), 230 Lucca, 200 Massa-Carrara, 146 Pisa, 62 Livorno (totale Asl nord ovest: 638), 89 Grosseto, 78 Siena, 113 Arezzo (totale sud est: 280). Dal 1° febbraio ad oggi nei laboratori toscani sono stati effettuati in tutto 8.873 tamponi, su 7.871 persone (in alcuni casi sono stati effettuati più test per lo stesso paziente). A proposito dei dati comunicati ieri, è opportuno segnalare un errore nel dato comunicato sui casi di Arezzo. Una approfondita revisione delle modalità di refertazione eseguita dagli uffici dell’assessorato che si occupano della raccolta dei dati da parte delle Asl ha comportato una rimodulazione dei dati per quanto riguarda, appunto, Arezzo. Il dato di ieri, 18 marzo, è di 91 casi, quello di oggi è di 113 casi in tutto. Dal monitoraggio giornaliero sono invece 7.433 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana: 2.040 nella Asl centro, 2.832 nella Asl nord ovest, 2.561 nella Asl sud est.

Sono 206 i casi di positività al virus Covid-19 accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. È quanto rilevato dall’Unità di crisi regionale nell’ultimo aggiornamento. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 1.334 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 52, di cui 9 in terapia intensiva, mentre 152 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato dei casi positivi comprende i due decessi finora registrati in Sardegna. Sul territorio sono stati rilevati complessivamente 41 casi accertati Covid+ nella Città Metropolitana di Cagliari (+9 rispetto all’ultimo aggiornamento), 7 (+2) nel Sud Sardegna, 3 a Oristano, 21 (+1) a Nuoro e 134 (+60) a Sassari.

In Liguria sono 963 le persone positive al Coronavirus, 154 più di ieri, mentre sono salite a 91 le vittime, 18 più di ieri. Lo ha reso noto la Regione Liguria. Dei 963 positivi, 603 sono ricoverati in ospedale, di cui 113 in terapia intensiva. Sono 82, invece, le persone clinicamente guarite ma ancora positive e 3 quelle guarite e già negative al test. In tutto il territorio ligure sono 1921 al momento le persone sottoposte a sorveglianza attiva.

In Trentino aumentano i casi, arrivati a 857, e anche i decessi, che ad oggi sono 12. Rispetto al giorno precedente, i contagi sono aumentati di 138. Le quattro persone morte oggi in provincia di Trento erano tutte anziane. Negli ospedali trentini, i posti letti occupati sono 217, 42 in piu’ di ieri, e 30 sono i pazienti ricoverati in terapia intensiva. Nei prossimi giorni sara’ chiuso il punto nascita di Cles in Val di Non perche’ servira’ una maggior quantita’ di letti. Come ha annunciato il governatore trentino, Maurizio Fugatti, “da domani saranno chiuse le piste ciclabili ed entrera’ in vigore il divieto di accesso ai sentieri di montagna”. Il presidente trentino ha aggiunto che “la situazione e’ oggettivamente grave, giorno dopo giorno perche’ i contagi sono saliti ancora come del resto ci aspettavamo e questo sara’ il trend fino all’inizio della prossima settimana”.

Toccano quasi quota 600 i casi positivi al coronavirus in Friuli Venezia Giulia, con un incremento mai registrato prima dall’inizio dell’emergenza: sono precisamente 599, +137 in piu’ rispetto alla comunicazione di ieri. Anche i nuovi decessi aumentano: sono 5 in piu’ rispetto a ieri e portano il totale a 36 morti per Covid-19. Sono 11 a Udine, 1 a Pordenone, 24 tra Trieste e Gorizia. Lo rende noto il vicegovernatore con delega alla Salute e alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, dalla sede operativa di Palmanova. Il maggior numero di casi positivi si registra ancora nel territorio udinese (266) e in quello triestino (208); seguono il pordenonese con 97 casi e il goriziano con 28. “In questo quadro severo – commenta – c’e’ anche una notizia confortante che riguarda 4 persone dichiarate clinicamente guarite, ovvero secondo il protocollo del Consiglio superiore di sanita’ si tratta di persone che oltre a non avere piu’ i sintomi del covid-19 sono risultati negativi a due test per il coronavirus Sars-CoV-2 svolti consecutivamente a distanza di 24 ore uno dall’altro e a un terzo effettuato non prima di 7 giorni dal primo riscontro risultato positivo. Il paziente e’ guarito se il Sars-CoV-2 non e’ piu’ rilevabile nei fluidi corporei”. Le altre persone guarite ma su cui non e’ stata registrata clinicamente l’eliminazione del virus, sono 37. Restano in isolamento domiciliare 359 persone; quelle ricoverate nelle strutture ospedaliere sono 134 (+6 rispetto a ieri), di cui 29 in terapia intensiva (numero stabile da ieri).

In Abruzzo, dall’inizio dell’emergenza, sono stati registrati 385 casi positivi al Covid 19, diagnosticati dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, anche attraverso l’Istituto Zooprofilattico di Teramo. Rispetto a ieri si registra un aumento di 122 nuovi casi, il dato più alto mai rilevato. 181 pazienti sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva (19 in provincia dell’Aquila, 11 in provincia di Chieti, 123 in provincia di Pescara e 8 in provincia di Teramo), 47 in terapia intensiva (4 in provincia dell’Aquila, 10 in provincia di Chieti, 24 in provincia di Pescara e 9 in provincia di Teramo), mentre gli altri 144 sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl (2 in provincia dell’Aquila, 21 in provincia di Chieti, 74 in provincia di Pescara e 47 in provincia di Teramo). Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 11 pazienti deceduti: 2 uomini di Crecchio, un uomo e una donna di Ortona, un uomo di Pianella, una donna di Casoli, due uomini di Castiglione Messer Raimondo, un uomo di Chieti, un uomo di Città Sant’Angelo e una donna di Guglionesi, in Molise (spetterà in ogni caso all’Istituto Superiore di sanità attribuire le morti al coronavirus, in quanto si tratta di persone già affette da patologie pregresse); 6 pazienti clinicamente guariti (che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici); 2 guariti (che hanno cioè risolto i sintomi dell’infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi). Dall’inizio dell’emergenza coronavrus, sono stati eseguiti complessivamente 2409 test, di cui 1395 sono risultati negativi. La differenza tra il numero dei test eseguiti e gli esiti, è legato al fatto che più test vengono effettuati sullo stesso paziente. Nel totale viene considerato anche il numero degli esami presi in carico e tuttora in corso. Dei casi positivi, 25 si riferiscono alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 69 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 223 alla Asl di Pescara e 68 alla Asl di Teramo. Va precisato che il numero elevato di casi registrati a Pescara è anche legato al fatto che al Santo Spirito accedono pazienti provenienti anche da altre aree della regione. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione.

Sono ora 136 le morti correlate al Coronavirus nelle Marche (eta’ media 79 anni) dall’inizio dell’emergenza epidemiologica con la provincia di Pesaro Urbino che supera quota 100 con 106 decessi. Lo comunica il quotidiano bollettino del Gores che da’ conto oggi di altri 22 morti. Tutti avevano patologie pregresse: tra loro ci sono anche una 27enne, finora la vittima piu’ giovane nelle Marche, e un 50enne di Pesaro. In data odierna sono morti 13 uomini e 9 donne. Tra le vittime, 14 provenivano dalla provincia di Pesaro Urbino, sei da quella di Ancona, una dal Fermano e una dal Maceratese. Le persone decedute finora (98,5% con precedenti patologie), oltre alle 106 del Pesarese, erano originarie delle province di Ancona (16), Fermo (7), Macerata (6) e Ascoli Piceno (1).

Nel Lazio si registra oggi un incremento di 99 casi risultati positivi al Covid-19, tra cui anche 3 bambini. Inoltre, sempre oggi, risultano decedute 6 persone, di cui 5 in eta’ molto avanzata o affette da patologie pregresse gravi. Mentre per una di loro, un uomo di 57 anni che era stato trasferito dal Policlinico Casilino allo Spallanzani, non e’ ancora chiaro il quadro clinico. Intanto escono dalla sorveglianza domiciliare 2.565 persone, ovvero hanno terminato la quarantena. E’ quanto emerge dal report delle Aziende sanitarie locali del Lazio, reso noto, al termine della task force regionale dei direttori generali della Asl, Aziende ospedaliere, policlinici universitari e ospedale pediatrico Bambino Gesu’, che si tiene in videoconferenza con l’assessore regionale della Sanita’ e integrazione sociosanitaria Alessio D’Amato. Ad oggi, in totale, nel Lazio sono risultate positive al Covid-19 oltre 823 persone. “Siamo in guerra e stiamo combattendo. Abbiamo messo in campo 5 Covid hospital per un totale di mille posti solo su Roma – commenta l’assessore D’Amato -. L’andamento del trend nella nostra Regione e’ inferiore al 20 per cento, ma nei prossimi giorni ci aspettiamo un lieve incremento. Oggi registriamo un dato ancora costante con 99 casi di positivita’ e 6 decessi. La nuova app della Regione ‘Lazio dr covid’ in collaborazione con i medici di medicina generale, ha gia’ registrato 5.617 utenti ovvero pazienti che hanno scaricato l’applicazione e 649 medici di famiglia collegati. Scaricabile per utenti Android su Play store, a breve anche per utenti Apple”, conclude l’assessore.

Per quanto riguarda la situazione negli ospedali e l’incremento dei posti letto: al policlinico Umberto I, sono operativi i 46 posti dell’Eastman e si sta lavorando per ulteriori 48 posti di malattie infettive nel secondo padiglione che saranno attivati entro il 24 marzo. Al San Giovanni, invece, e’ deceduta una donna di 86 con patologie pregresse. Inoltre, entro il 21 marzo saranno disponibili ulteriori 4 posti di terapia intensiva e ulteriori 20 posti di pneumologia. E ulteriori 20 posti letto di medicina interna a disposizione della rete entro il 29 marzo. All’ospedale Sant’Andrea, dal 21 marzo saranno disponibili ulteriori 10 posti di terapia intensiva. In merito alla situazione del policlinico Gemelli, al Covid hospital 2 Columbus, oggi, sono morti due pazienti: una donna di 72 anni con pregressa patologia oncologica e uomo di 84 anni con patologie pregresse. Al policlinico Tor Vergata continua, invece, lo svuotamento della torre 8 e i trasferimenti dei pazienti del reparto di medicina generale per rendere operativo il Covid hospital 4 Tor Vergata. I primi 40 posti saranno operativi dal 24 marzo. All’ospedale San Camillo sono stati attivati ulteriori 6 posti di terapia intensiva. Per quanto riguarda l’Inmi Spallanzani sono disponibili 24 posti di malattie infettive e 10 posti di terapia intensiva al Covid hospital 3 Casal Palocco. Inoltre, da sottolineare la guarigione dei primi 2 pazienti cinesi. All’ospedale pediatrico Bambino Gesu’ sono risultati positivi al Covid-19 altri due bambini: uno di 8 mesi e un altro di 6 anni, trasferito dalla Regione Marche. Mentre il bambino di 5 mesi, risultato positivo alcuni giorni fa, e’ in buone condizioni. Sempre al Bambino Gesu’ sono disponibili 14 posti di malattie infettive e per la rete regionale 5 posti di terapia intensiva e 6 posti di terapia intensiva Covid-19. Infine, all’universita’ Campus Bio-Medico e’ stato messo a disposizione della rete regionale il sistema di test per immagini tramite intelligenza artificiale delle tac per sospette polmoniti Covid-19.

L’Unita’ di Crisi della Regione Campania comunica che in nottata sono stati esaminati, presso l’ospedale Ruggi d’Aragona 73 tamponi, di cui 11 risultati positivi e per i quali si attende, come di consueto, la conferma ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanita’. Il totale complessivo dei positivi in Campania alle ore 16 di oggi e’ di 652. Questo il riparto per provincia: Provincia di Napoli: 358 (di cui: 203 Napoli Citta’, 155 Napoli provincia); Provincia di Caserta: 94; Provincia di Salerno: 92; Provincia di Avellino: 88; Provincia di Benevento: 8 Altri in fase di verifica: 12 Totale deceduti: 17. Totale guariti: 30 (di cui 3 totalmente guariti e 27 guariti “clinicamente” cioe’ divenuti asintomatici per risoluzione della sintomatologia clinica presentata). Tre persone residenti a Sorrento sono risultate positive al tampone per il coronavirus Covid-19. Due sono in isolamento domiciliare mentre una è stata trasferita dall’ospedale di Sorrento a quello di Boscotrecase. “Le raccomandazioni dei giorni scorsi diventano ora un imperativo: restate e casa” dichiara il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo. “Bisogna evitare ogni possibile fonte di contagio, per scongiurare il pericolo che singoli casi sotto controllo possano diventare un focolaio di trasmissione della malattia. C’è bisogno della collaborazione di tutti”, conclude Cuomo.

“In Calabria ad oggi sono stati effettuati 1769 tamponi. Le persone risultate positive al Coronavirus sono 169 (+40 rispetto a ieri), quelle negative sono 1600″. Lo ha reso noto la Regione nel consueto bollettino quotidiano sull’emergenza Coronavirus. La mappa del contagio: “Territorialmente, i casi positivi sono cosi’ distribuiti: Catanzaro: 14 in reparto; 5 in rianimazione; 17 in isolamento domiciliare, Cosenza: 24 in reparto; 4 in rianimazione; 7 in isolamento domiciliare; 1 deceduto, Reggio Calabria: 16 in reparto; 4 in rianimazione; 34 in isolamento domiciliare; 2 guariti; 1 deceduto, Vibo Valentia: 5 in isolamento domiciliare, Crotone: 6 in reparto; 28 in isolamento domiciliare; 1 deceduto”. I soggetti in quarantena volontaria sono 5590, mentre superano quota 9.300 le iscrizioni al sito per le persone di ritorno dal Nord.

E’ salito anche oggi il numero dei morti a seguito del Coronavirus in Liguria. Secondo quanto comunicato da Asl e ospedali fino a meta’ pomeriggio, i decessi sarebbro 16. Alla Spezia le autorita’ sanitarie hanno segnalato 3 decessi di pazienti Covid-19 positivi in ospedale. Un uomo di 53 anni di Beverino, un uomo di anni 88 di Ameglia e una donna di anni 87 di Follo. All’Ospedale Galliera di Genova sono morti tre genovesi, due uomini e una donna, tra gli 83 anni e i 91 anni, mentre all’Ospedale Villa Scassi di Sampierdarena sono morti due uomini e una donna, tra i 78 e i 92 anni. Nel Savonese oggi sono morti tre uomini tra gli 80 e i 92 anni. All’Ospedale di Sanremo nelle ultime 24 ore sono morti tre pazienti positivi al Covid-19, una donna e due uomini, tra i 71 e gli 82 anni.

Sei casi di positività al Covid-19 sono stati rilevati al comando di polizia locale di Altamura, in provincia di Bari. Lo ha reso noto la sindaca di Altamura, Rosa Melodia. Del primo agente ammalato si era avuta notizia lunedì dopo il tampone effettuato nei giorni precedenti all’ospedale Madonna delle Grazie di Matera. Quindi sono stati effettuati i tamponi a circa venti persone, metà dell’organico del comando, e è oggi è arrivato l’esito che è positivo per il comandante e per altri quattro agenti, oltre al primo caso. Tutte le persone positive sono a casa, in isolamento domiciliare e con sorveglianza sanitaria del dipartimento di prevenzione della Asl. La sindaca Melodia si è messa in quarantena precauzionale e si sottoporrà al tampone. In questa fase di emergenza una pattuglia è arrivata dalla polizia metropolitana per effettuare i controlli stradali sull’osservanza delle disposizioni per il contenimento del coronavirus.

Continua la riorganizzazione del sistema sanitario anche in Umbria per far fronte all’emergenza sanitaria legata al coronavirus. Mentre i numeri della regione sono ancora sotto controllo, con 334 casi complessivi e 90 ricoverati – dei quali 21 in terapia intensiva – ci si muove per far fronte a un eventuale aumento dei pazienti. Il picco dei contagi, secondo gli esperti, è atteso infatti nel giro di una settimana, mentre sono arrivati i primi quattro pazienti provenienti dalla Lombardia attraverso la Centrale remota operazioni soccorso sanitario (Cross). Sono 35 i nuovi posti letto di terapia intensiva realizzati per accogliere pazienti affetti da Covid-19, che vanno ad aggiungersi alle 69 terapie intensive degli ospedali della Regione. Dieci di questi sono allestiti al Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove e’ stata liberata un’ala precedentemente riservata a uffici, 6 a Terni, 4 a Citta’ di Castello, 3 a Gubbio-Branca, 3 a Foligno e 8 a Pantalla. E proprio l’ospedale di Pantalla, scelto dalla Regione come Covid-hospital, da ieri e’ operativo e ha accolto i primi 8 pazienti mentre altri 3 sono in arrivo, come ha comunicato l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto.

E’ deceduta all’ospedale di Perugia una donna di 80 anni affetta da Coronavirus. Si tratta del quinto decesso in Umbria legato all’epidemia di Covid-19. Lo ha comunicato la direzione dell’ospedale di Perugia. La donna, di Citta’ di Castello, era ricoverata del 13 marzo e si e’ spenta nel pomeriggio nel reparto di malattie infettive. Il personale sanitario ha provveduto a informare i familiari. Il commissario dell’Azienda ospedaliera, anche a nome della direzione e del personale, ha espresso le condoglianze alla famiglia e alla comunita’ di Citta’ di Castello, attraverso il sindaco Luciano Bacchetta.

Sale a 37 il numero dei contagi in Basilicata. Gli ultimi aggiornamenti della task force della Regione parlano di tre nuovi casi positivi su 12 test: si tratta di due cittadini di Rapolla e uno di Moliterno, in provincia di Potenza. Il totale dei tamponi processati ammonta a 349. La zona maggiormente colpita resta il potentino, solo 5 casi nel materano. “Per la terapia intensiva in Basilicata sono disponibili attualmente 64 posti, che possono diventare 90 in caso di necessita’. Le altre terapie intensive presenti in Basilicata dovranno essere a disposizione di pazienti non affetti da Coronavirus”. Lo ha confermato l’assessore regionale alla Salute e Politiche sociali, Rocco Leone, per fare chiarezza sulle ultime misure messe in campo dalla Regione per l’emergenza Covid-19. Per il ricovero dei pazienti affetti da Coronavirus che non presentano ulteriori complicazioni “abbiamo a disposizione – ha continuato Leone – 94 posti letto all’ospedale ‘Madonna delle Grazie’ di Matera, 40 al San Carlo di Potenza e 100 all’Ospedale di Venosa”. Nel frattempo “sono in arrivo 10 mila test rapidi che verranno distribuiti tra Potenza e Matera, cosi’ da rendere anche la citta’ dei Sassi sede per effettuare test per una diagnosi piu’ celere. I test – ha proseguito – saranno estesi preliminarmente ai sanitari, medici e infermieri, e a chi vive in prima linea l’emergenza, come le forze dell’ordine e la polizia penitenziaria”.

In Molise la situazione complessiva, aggiornata alle 19 di oggi e’ la seguente: 46 positivi, 426 i tamponi finora eseguiti. In terapia intensiva ricoverate 6 persone, 11 in malattie infettive. Sono 224 le persone in isolamento, 144 quelle in sorveglianza. Lo comunica l’Azienda sanitaria regionale (Asrem).

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