Coronavirus, Italia come Hubei: “Il numero di morti potrebbe crescere senza misure di contenimento, seguite le indicazioni delle Istituzioni”

"La situazione dell'Italia nella prima settimana di marzo è molto simile a quella della provincia di Hubei (la cui capitale è Wuhan) nell’ultima settimana di gennaio"
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Sono giorni drammatici per l’Italia: quello che sembrava così distante sta via via diventando reale. L’epidemia di coronavirus è ormai una realtà con la quale bisogna necessariamente confrontarsi. Fa paura, lo sappiamo. Ma si tratta di un’emergenza la cui evoluzione dipende sostanzialmente da noi. Non è un gioco: il nostro atteggiamento può fare la differenza.

E se non sono sufficienti le innumerevoli testimonianze che arrivano dai reparti, in primis quella del primario del Sacco, se non bastano le parole del professor Burioni che implora i cittadini di non uscire, se non sono sufficienti le campagne mediatiche, adesso a rinforzare questa teoria arriva la scienza dei numeri.

Sì perché in quanto epidemia, può essere analizzata anche dal punto di vista matematico. Non solo: poiché il precedente c’è già stato in Cina, si possono fare dei confronti e delle ipotesi sull’evoluzione della stessa.

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Ne emerge un quadro preoccupante: “la situazione dell’Italia nella prima settimana di marzo è molto simile a quella della provincia di Hubei (la cui capitale è Wuhan) nell’ultima settimana di gennaio. scrive Fabio Sabatini, Professore di Economia presso l’Università Sapienza di Roma  –  Wuhan ha approssimativamente gli stessi abitanti della Lombardia (ma più concentrati) e l’Hubei ha una popolazione paragonabile a quella italiana (ma, di nuovo, più concentrata).

Federico Ricci-Tersenghi (Professore di Fisica Teorica alla Sapienza) ha confrontato l’andamento del numero di decessi per #coronavirus (la variabile per cui abbiamo dati più affidabili) in Italia e nello Hubei. 

Nella provincia di Wuhan, il 30 gennaio c’erano 213 morti. In Italia abbiamo raggiunto 233 morti il 7 marzo (saliti a 366 l’8 marzo). Nel grafico l’ultimo punto a destra della curva blu rappresenta l’8 marzo in Italia (corrispondente al 31 gennaio in Cina). Il primo punto a sinistra corrisponde al 24 febbraio in Italia e al 18 gennaio in Cina. La linea rossa mostra l’andamento dei decessi in Cina, quella blu in Italia. Circa due settimane dopo, la curva “cinese” ha un flesso. Significa che la crescita del numero dei decessi comincia a rallentare progressivamente e diviene destinata ad appiattirsi, anche se gli aumenti giornalieri del numero di morti rimangono purtroppo consistenti.

Come spiega Giorgio Parisi (Professore di Teorie quantistiche alla Sapienza) sull’Huffington Post, due settimane prima la Cina aveva adottato “misure di contenimento” molto severe.”

Che genere di misure severe?

“Nelle zone rosse i trasporti erano stati soppressi, gli abitanti erano confinati nelle case, una persona per famiglia poteva uscire da casa ogni due giorni per comprare generi di prima necessità che erano portati nei negozi dall’esercito. Fuori dalle zone rosse, scuole e università erano state chiuse, uno dei genitori era autorizzato a stare a casa”.

“Molte catene produttive erano state interrotte per limitare i contatti interpersonali. Se adottiamo misure di contenimento “cinesi”, possiamo sperare di limitare i danni per le persone e l’economia. Diversamente, è prevedibile che l’andamento dei decessi segua la curva tratteggiata, quella “senza misure di contenimento”.

La curva tratteggiata ha una traiettoria esplosiva ed esce presto dal grafico. Va da sé che raggiungerà anch’essa un punto di flesso – se non altro quando la maggior parte della popolazione avrà sviluppato gli anticorpi – ma molto più tardi, a costo di una sofferenza enorme da parte di tutti.

Ora, su quale curva vogliamo salire? Sono entrambe drammatiche, certo, ma quella tratteggiata è terribilmente peggiore.

Foto di Emanuele Cremaschi / Getty Images

Se preferite la curva tratteggiata, continuate a comportarvi come niente fosse (classi informali per intrattenere i bambini, aperitivi, movida, eccetera), ma il costo sarà molto alto. Certo dispiace che saremo tutti a pagare la mancanza di senso civico di una parte.

Se preferite la curva rossa, seguite le indicazioni del governo, per quanto pasticciate e malamente comunicate siano. Che siate sostenitori del governo o dell’opposizione, restate il più possibile a casa.

In questo momento l’evoluzione dell’epidemia dipende non solo dalle istituzioni, ma anche e soprattutto dai nostri comportamenti individuali.”Coronavirus, l’Italia come Hubei. In grafico il confronto tra il numero di decessi:  “Se non seguite le indicazioni delle istituzioni il costo sarà molto alto”.

 

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