Coronavirus, in Lombardia crescita esponenziale, l’Emilia Romagna supera quota 1.000, aumentano i casi in Veneto e Trentino: bambino di un anno ricoverato ad Aosta

Un bambino di appena un anno è ricoverato ad Aosta dopo essere risultato positivo ai test. Situazione difficile in Lombardia, aumentano i casi in Veneto ed Emilia Romagna
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Tra gli 8 contagiati dal coronavirus in Valle d’Aosta, c’è anche un bambino di un anno, risultato positivo al test, che ora è ricoverato all’ospedale di Aosta. Altre due persone sono ricoverate in città: presentano sintomi influenzali e sono in attesa dell’esito del tampone. In tutta la regione, le persone poste in quarantena sono ora 57.

“Il dato totale dei casi positivi in Lombardia sono 3420, con forte crescita rispetto a ieri dovuta al fatto che vi erano oltre 300 tamponi che ieri non erano stati caricati e che sono arrivati dal laboratorio di Brescia, arrivati dopo l’aggiornamento”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera in una diretta Facebook, aggiungendo che i decessi sono 154. “Crescono e continuano a crescere le persone dimesse, i guariti sono 524, +75, un dato che sottolineiamo”.  Sull'”incremento di piu’ di 800 casi positivi” in un giorno, ha spiegato che “il trend continua a crescere e cresce il numero di ricoverati in terapia intensiva: 359, con 50 persone in piu'”. “È sempre di piu’ una lotta complicata che vede il sistema sanitario lombardo dimostrare una straordinaria capacita’ di resistere”. “Il sistema sta dimostrando di essere reattivo, forte e solido, ma e’ messo oggi in forte tensione. La linea in cui non saremo piu’ in grado di dare una risposta si avvicina. Chi e’ in trincea dice che siamo in un punto in cui non rischiamo piu’ di dare qualita’ di cura a chi ne ha bisogno”, ha aggiunto in merito alla tenuta del sistema sanitario lombardo.

Il 28 febbraio le persone in terapia intensiva per Coronavirus erano 50, oggi sono 359, ha detto Gallera, numeri che testimoniano come il contagio “sia cresciuto in maniera esponenziale” “ed e’ cio’ che ci preoccupa di piu'”.”La forte crescita del numero dei pazienti in terapia intensiva ci dimostra che la sfida più grande sarà nei prossimi 15 giorni. Noi abbiamo creato lo slogan #fermiamoloinsieme non per moda, ma perché adesso sono davvero determinanti i comportamenti di tutti per rallentare il contagio. È fondamentale evitare i luoghi affollati e per chi può stare a casa”. “Serve che ognuno di noi adotti misure importanti. Oggi sono venuto al lavoro in macchina e ho visto tante persone che camminavano per strada gioiose. La gioia non va persa mai, cosi’ come la positivita’, ma oggi dobbiamo avere la consapevolezza del momento che viviamo. La gioia dovremmo provarla tra le mura di casa o in una camminata solitaria. Questo messaggio non e’ ancora passato. Chiediamo quindi misure che ci portino a far capire a tutta la popolazione che c’e’ la necessita’ assoluta di rallentare la nostra vita sociale per poter contrastare la diffusione del virus”, ha aggiunto Gallera.

Milano registra una crescita nel conteggio dei positivi: 361, di cui 158 in citta’ (ieri erano 119). Brescia e’ la provincia lombarda che registra oggi un maggior incremento, questo perche’, ha spiegato l’assessore Giulio Gallera, mancavano all’appello di ieri 300 tamponi non pervenuti da questa citta’. I positivi a Brescia sono 413 a fronte dei 182 di ieri. Notevole l’incremento anche a Bergamo (761 rispetto a 623) e a Cremona (562, ieri 452). A Lodi sono 811 rispetto ai 739. A Como si contano 23 positivi, 61 nella provincia di Monza Brianza, 221 a Pavia, 46 a Mantova, 27 a Varese, 35 a Lecco. “Sono due giorni che la provincia di Lodi vede un incremento sempre piu’ contenuto, ancora siamo a 811 casi, segno che le misure che abbiamo messo in campo nella zona rossa stanno dando alcuni risultati. Quindi li dove c’e’ un’azione che porta i cittadini a rallentare la loro vita sociale i risultati arrivano”, ha detto Gallera, nel corso di un aggiornamento in diretta streaming sulla situazione del Coronavirus.

Aumentano i casi in Veneto

Salgono a 598, 55 piu’ dell’ultimo bollettino delle 9 di oggi, i casi positivi al Coronavirus in Veneto. A dirlo e’ il bollettino della Regione Veneto aggiornato alle 17.30. Aumenta anche il numero dei deceduti arrivati a quota 15, due in piu’ di quanto registrato questa mattina. In merito all’uomo deceduto oggi all’ospedale di Padova, la seconda vittima nella citta’ euganea da quando e’ iniziata la crisi sanitaria, era un paziente con una grave malattia pregressa. Lo si e’ appreso da fonti della Regione Veneto. L’uomo, un 68enne della provincia, ex autista, era malato da tempo ed e’ deceduto per effetto di patologie polmonari e oncologiche. L’esito del test per la positivita’ al Sars Cov-2 era arrivato tre giorni fa, facendo scattare il ricovero dell’uomo, prima a Cittadella e poi a Padova. Positiva al Coronavirus anche la sua compagna, che quindi e’ stata posta in isolamento.

Oltre 1.000 contagi in Emilia Romagna: stretta sulla socialità

L’Emilia-Romagna supera quota mille casi: attualmente, infatti, sono 1.010 i contagiati, di cui oltre 400 a casa e 64 ricoverati in terapia intensiva. Cresce anche il conteggio delle vittime, che sale da 37 a 48: di questi, sei sono cittadini lombardi. Una buona notizia potrebbe arrivare da Piacenza: la provincia è la piu’ colpita, ma per il quarto giorno consecutivo ha visto rallentare la percentuale di crescita dei contagi. “Una rondine non fa primavera, aspettiamo altre conferme”, ha detto il commissario per l’emergenza, Sergio Venturi; “tuttavia, se fosse confermato questo trend, potrebbe significare che siamo vicini a superare una situazione veramente difficile”. A Piacenza, semplici cittadini continuano a regalare brioche, panini, pizze e gelati ai medici e agli infermieri, in servizio ininterrotto da giorni, mentre un’associazione ha lanciato il primo ‘Antivirus festival’: una serie di performance artistiche che saranno trasmesse lunedi’ online.

L’allerta rimane comunque massima, tanto che la Regione e’ pronta a un’ulteriore stretta su luoghi di socialita’, come centri anziani, palestre e piscine. “O sara’ contenuta nel nuovo decreto o in un’ordinanza del Presidente della Regione”, ha confermato Venturi, rinnovando l’appello “a far restare a casa gli anziani, perche’ scontano una mortalita’ piu’ elevata”. Alcuni Comuni, come Rimini, hanno gia’ provveduto alla chiusura, anticipando il provvedimento. Inoltre, oltre a essere confermata la volonta’ di disporre di un ospedale dedicato al ‘Covid-19′ in ogni provincia, lunedi’ sara’ pronto anche un piano di gestione dell’emergenza che prevedera’ l’eventuale rinvio delle prestazioni non urgenti: “Ci auguriamo di non usarlo, ma dobbiamo essere flessibili e pronti a reagire giorno per giorno se sara’ necessario”.

Sono circa 600 le quarantene attive in provincia di Rimini a causa del Coronavirus. E’ quanto comunica la Prefettura del capoluogo romagnolo sulla scorta degli aggiornamenti forniti dall’Ausl secondo cui sono complessivamente 102 i casi di cittadini, residenti in provincia, risultati positivi al nuovo virus. Questo numero, spiega una nota, si integra con il cittadino residente fuori regione gia’ ricoverato all’Ospedale di Rimini e il cittadino sammarinese deceduto nei giorni scorsi per un totale di 104 diagnosi. In giornata, inoltre, va registrata la morte di un paziente 89enne affetto da altre gravi patologie. Rispetto ai dati annunciati ieri si rileva un incremento di 11 casi di positivita’: 9 pazienti maschi e 2 donne. Di questi pazienti 7 sono a casa in isolamento volontario domiciliare poiche’ senza sintomi o con sintomi lievi e 4 sono stati ricoverati in ospedale, sebbene con sintomi non gravi. Oggi, infine, sono stati dimessi altri 4 pazienti.

39 casi positivi in Puglia

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro comunica che sono stati effettuati 92 test in tutta la regione per l’infezione da Covid-19 coronavirus. Di questi, 77 sono risultati negativi e 15 positivi. “I casi positivi sono cosi suddivisi: uno in provincia di Bari, 1 nella Bat, 3 nella provincia di Brindisi, altrettanti nella provincia di Lecce e 7 in quella di Foggia”, rende noto Emiliano. Salgono cosi’ a 39 i casi di positivita’ al covid- 19. “Tutti i test positivi verranno inviati all’Istituto superiore di sanita’ per la conferma di seconda istanza”, aggiunge il Governatore che ricorda anche che “i dipartimenti di prevenzione rispettivamente delle Asl di Foggia, Bat, Lecce e Bari hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti”.

7 nuovi casi in Trentino: prima persona ricoverata in rianimazione

Sono 7 i nuovi casi di Coronavirus in Trentino. Lo hanno annunciato in una conferenza stampa l’assessore alla Salute della Provincia autonoma di Trento Stefania Segnana ed il presidente Maurizio Fugatti. Diventano quindi 18, in totale, le persone contagiate dal Covid-19. Il caso piu’ grave, il primo di una persona ricoverata in rianimazione anziche’ in un reparto di malattie infettive in provincia di Trento, e’ un 66enne che si e’ presentato al Pronto soccorso di Cles ed e’ stato poi portato in ospedale a Rovereto. Quattro le persone contagiate nella citta’ di Trento, tra cui uno studente universitario. Due di queste sono state identificate grazie alla telefonata di un famigliare al 112 preoccupato per le condizioni di salute dei congiunti, che accusavano tosse ed altri sintomi. L’equipe medica e’ arrivata sul posto e, dopo il test, le due persone sono risultate positive. Altri due casi riguardando due persone che si sono recate autonomamente in pronto soccorso a Trento e sono risultate positive al test. Altro caso e’ quello di una donna anziana, 80 anni, rientrata in casa di risposo a Canal San Bovo, in Trentino, dopo un ricovero nel reparto di geriatria dell’ospedale di Feltre, in Veneto, che e’ poi stato chiuso. Ora la donna e’ in isolamento all’interno della casa di riposo e sette degli operatori che lavorano nella Rsa e sono entrati in contatto con lei sono in quarantena. Il settimo caso e’ un uomo di 55 anni trovato positivo al tampone all’ospedale di Cavalese, ma non residente in zona, il cui contagio si ritiene sia avvenuto per frequentazioni esterne, cosi’ come sono da ritenersi contagiati fuori dal Trentino tutti gli altri, riferisce l’Azienda sanitaria.

Salgono a 4 i casi positivi nel messinese

Salgono a 4 i casi positivi al Coronavirus nella provincia di Messina: l’ultimo riguarda C’e’ un medico in pensione risultato positivo al tampone, sarebbe entrato in contatto con il professore universitario che si trova in quarantena in casa. Il paziente, che si e’ auto-presentato al Policlinico, e’ stato trasferito a Catania. La notizia viene confermata dal Policlinico.

Salgono a dieci i casi a Torre del Greco

Sono dieci i casi di contagio da Covid-19 accertati sull’intero territorio di Torre del Greco (Napoli) e riconducibili a cinque nuclei familiari. E’ quanto si legge in un comunicato diramato dal portavoce del sindaco Giovanni Palomba e ufficializzato nel corso dell’ultimo aggiornamento del Centro operativo comunale convocato in seduta permanente nella sala giunta di palazzo Baronale. Dal dipartimento di prevenzione generale dell’Asl Napoli 3 Sud si apprende inoltre che dei dieci soggetti individuati e positivi al tampone, cinque sono in regime di ricovero ospedaliero e cinque, invece, sono in isolamento domiciliare presso le proprie abitazioni, assistiti e curati secondo tutti i protocolli del caso e in contatto costante con le autorita’ sanitarie. “Continuiamo a lavorare – le parole del sindaco Giovanni Palomba – nel solo ed esclusivo interesse dei cittadini che invito alla piena collaborazione con gli organi istituzionali. Siamo al lavoro, ormai da tre giorni, per intervenire nelle forme e nei modi piu’ consoni e piu’ idonei ad affrontare questo particolare momento che vede coinvolta la nostra comunita'”.

Prefettura Latina, 24 casi di positivita’ e un morto in provincia

Si e’ tenuta nel pomeriggio la riunione del Centro coordinamento soccorsi presso la Prefettura di Latina. “La Asl di Latina – si legge in una nota della prefettura – ha comunicato che, allo stato attuale, i casi di positivita’ al Coronavirus sono 24 di cui uno con decesso. Per quanto concerne la notizia relativa alla presunta positivita’ di un minorenne di Formia – conclude la nota – l’Azienda sanitaria ha precisato che la stessa non risulta, al momento, ancora confermata”.

Nuovo caso a Cagliari

Un nuovo caso di positività al coronavirus è stato accertato in serata dall’unità di crisi, secondo quanto rende noto la Regione Sardegna. Si tratta di un uomo, attualmente ricoverato in ospedale a Cagliari, proveniente dalla Lombardia. Le sue condizioni non sono gravi. Intanto l’azienda ospedaliero universitaria di Cagliari e l’azienda Brotzu hanno disposto la sospensione di tutte le attività ambulatoriali programmate, la dimissione dei pazienti dimissibili, la sospensione di terapie e interventi chirurgici se non urgenti.

A Pomezia 14 casi positivi confermati

A Pomezia ad oggi sono 14 i casi risultati positivi al Covid 19. Lo comunica il Comune in una nota spiegando che “dalle prime indagini effettuate sembra siano tutti riconducibili a link epidemiologico noto. Istituzioni nazionali e locali lavorano senza sosta per fronteggiare l’emergenza coronavirus. La collaborazione dei cittadini è fondamentale per rendere efficaci le misure adottate”.

Primo caso positivo a Senigallia

Primo caso positivo al Coronavirus ricoverato all’ospedale di Senigallia. Lo si evince dai numeri forniti dal Gores. Si tratta di una donna anziana, gia’ ricoverata ne nosocomio per altre patologie: e’ stata sottoposta al tampone con esito positivo. Ora si trova nel reparto di medicina, non in terapia intensiva. In fase di valutazione il numero e le condizioni dei medici, infermieri e personale, sanitario e non, venuto in contatto con la paziente nei giorni scorsi quando ancora non si conosceva la positivita’ al Coronavirus. Secondo le disposizioni di governo, finiranno in quarantena: un isolamento forzato per evitare altri contagi.

Dimesso paziente e Reggio Calabria

Dopo cinque giorni di ricovero e’ stato dimesso, in buone condizioni, l’uomo ricoverato al Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria. Resta la prescrizione di isolamento sociale. Il Gom ha precisato inoltre che ad oggi sono stati sottoposti a tampone 39 persone, di cui uno e’ risultato positivo.

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