Coronavirus Sardegna: tutte le misure prese dall’Aou di Sassari per fronteggiare il Covid-19

Sono arrivati questa mattina al laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Aou di Sassari i rifornimenti di kit per la diagnostica del Covid-19
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Sono arrivati questa mattina al laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Aou di Sassari i rifornimenti di kit per la diagnostica del Covid-19. Si tratta di materiale arrivato grazie alle prime donazioni che cittadini e istituzioni hanno effettuato attraverso la rivista internazionale Jidc che ha attivato una raccolta fondi per il laboratorio diretto dal professor Salvatore Rubino. Il laboratorio potrà così proseguire la propria attività.

Ancora pochi, invece, i tamponi a disposizione. Sono circa 3mila quelli già ordinati e per i quali si attende la consegna. Ordinati anche, da diversi giorni, i reattivi utili agli esami per i quali pure qui si resta in attesa della consegna.

La Clinica Ortopedica dell’Aou di Sassari, al fine di garantire una migliore organizzazione dell’emergenza Covid-19, ha rimandato al proprio domicilio i pazienti dimissibili. Alcuni sono stati trasferiti nel reparto di Lungodegenza al Santissima Annunziata, in attesa di un loro inserimento in Rsa.

La struttura, inoltre, ha messo a disposizione personale infermieristico che potrà essere impiegato nei reparti in prima linea per il Covid-19. I chirurghi ortopedici, invece, saranno disponibili per compartecipare alle attività del reparto di Traumatologia del Santissima Annunziata.

Percorsi ad hoc protetti, a iniziare dai parcheggi sino all’ingresso in reparto, un locale per svestizione e vestizione e lavaggio mani quindi attività di dialisi in sicurezza: è quanto ha realizzato l’Aou di Sassari per alcuni pazienti in dialisi tri-settimanale che sono risultati positivi e asintomatici al Covid-19.

La logistica è stata creata dall’Aou una volta avuto il responso della positività dal laboratorio Microbiologia e Virologia il 19 pomeriggio. I pazienti erano stati sottoposti a tampone tra il 18 e il 19 marzo, una volta arrivati in reparto per la dialisi.

Secondo quanto comunica l’Unità di Crisi Locale «i pazienti che hanno necessità di fare la dialisi regolarmente possono recarsi in ospedale nelle date prestabilite. Questo è previsto dalle ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Presidente della Regione Sardegna, secondo le quali tali pazienti possono abbandonare il proprio domicilio anche se Covid positivi per sottoporsi a delle cure inderogabili e salva vita.

«I pazienti che non potranno utilizzare i mezzi propri e che utilizzeranno dei mezzi di soccorso per recarsi in ospedale – prosegue l’Unità di Crisi Locale –, quali le ambulanze delle associazioni di volontariato, dovranno comunicare anticipatamente la loro eventuale positività all’equipaggio in modo che costoro possano fare il trasporto in assoluta sicurezza dotandosi dei dispositivi di protezione individuale. Gli stessi dispositivi e le stesse precauzioni devono essere assunte dal personale dei mezzi di soccorso durante ciascuno di questi trasporti al fine di evitare possibili contagi e limitare così la circolazione del virus. Tutti i pazienti devono indossare la mascherina e i guanti sia durante il trasporto sia durante la terapia. Alla fine del trasporto di eventuali pazienti Covid positivi, l’ambulanza dovrà essere sanificata e i dispositivi di protezione dovranno essere eliminati secondo le regole dei rifiuti potenzialmente infetti», conclude l’Unità di Crisi Locale.

Oggi i pazienti hanno effettuato la dialisi e a fine mattina hanno lasciato l’ospedale, nel rispetto delle disposizioni ricevute.

Per evitare possibili contagi la direzione, in accordo con la struttura di Nefrologia-dialisi-trapianti, ha stabilito che i pazienti negativi al coronavirus proseguiranno la loro terapia nelle strutture del territorio. Qui opereranno anche alcuni operatori del reparto, così da rafforzare le strutture territoriali.

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