Coronavirus, scuole chiuse o scuole aperte? Da un lato si lamentano i danni per le famiglie, dall’altro Burioni avverte: “andava già fatto”

Sulle scuole aperte o chiuse è caos: sembrava ufficiale ma ora forse non lo è. Intanto Burioni dice andavano chiuse ieri
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La chiusura delle scuole in tutta Italia fino al prossimo 15 marzo creerà il caos e avrà enormi conseguenze per le famiglie italiane”. Lo afferma il Codacons, intervenendo sulla misura decisa (o forse no?) oggi dal Governo. Sul caso ci sono ancora dubbi, perché mentre dapprima sembrava essere arrivata l’ufficialità, ora il ministro Azzolina pare aver fatto un passo indietro. Il Codacons, dunque, non è d’accordo: “Senza entrare nel merito del provvedimento, è innegabile che ora milioni di famiglie dovranno, con enorme fretta, organizzarsi per accudire i propri figli già a partire da domani – spiega l’associazione -. Chi non può contare sull’aiuto di nonni e parenti dovrà necessariamente prendere ferie e permessi sul lavoro, con conseguente calo della produttività in tutta Italia e ripercussioni economiche enorme. Oppure si dovrà ricorrere a baby sitter, con tutte le relative spese del caso“.

Per tale motivo chiediamo al Governo di varare subito misure a sostegno delle famiglie con figli, come sgravi fiscali e la sospensione degli obblighi contributivi per chi sarà costretto a ricorrere a baby sitter durante il periodo di chiusura delle scuole”, conclude il Codacons.

Ma c’è chi la prende in maniera completamente differente. “Discutono ancora se chiudere o no le scuole? Secondo me non lo devono fare oggi, lo devono fare ‘ieri’, nel senso che si dovevano già chiudere prima“, è quanto dichiarato all’AGI il virologo Roberto Burioni, in merito all’ipotesi del governo di chiusura delle scuole fino a metà marzo. “Siamo di fronte a un’epidemia contagiosa e pericolosa – sottolinea Burioni – che potrebbe mandare in crisi il sistema sanitario nazionale. Per questo bisogna assolutamente fare di tutto per contenerla. Mi sorprende che qualcuno ancora discuta su ‘se’ chiudere le scuole quando dovremmo gia’ pensare a ‘come’ chiuderle, pensando alle lezioni a distanza come stiamo gia’ facendo nella mia universita’. Le aule scolastiche sono un punto di contagio, un modo perfetto per trasmettere il virus“.

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