“Ho vissuto un momento molto simile quando avevo nove anni ed è scoppiata la centrale di Chernobyl. E’ stato un momento difficile. L’unica soluzione è credere alle decisioni del Governo. Non dobbiamo fare cose stupide, soprattutto non cercare di uscire“: lo ha affermato l’ex attaccante del Milan, Andriy Shevchenko, che ai microfoni di Sky Sport ha commentato l’emergenza Coronavirus, qualcosa di simile a quello che ha vissuto da ragazzo in Ucraina durante il disastro nucleare del 1986. “Non sappiamo se abbiamo il virus o no, ci sono tante persone che possono essere contagiose e si portano il virus dietro, continuandolo a passarlo ad altre persone senza avere sintomi. Non dobbiamo pensare solo a noi, ma anche a tante altre persone che possiamo contagiare. Voglio salutare tutti gli italiani, sono sempre vicino a voi, un abbraccio forte. Forza Italia, ce la facciamo tutti insieme“.
“Sono a Londra, abito fuori città. Sono chiuso in casa già da quasi dieci giorni. Viviamo questo momento difficile con una speranza, la speranza che le cose migliorino, l’unica soluzione è rispettare le regole del Governo, stare in casa, dare la possibilità ai medici di fare il loro lavoro. Tutti i medici del mondo stanno facendo un grandissimo lavoro, infermieri, volontari, grazie mille per tutto quello che state facendo per noi. Voi siete veramente gli eroi del nostro tempo“.
Coronavirus, Shevchenko: “Situazione simile a Chernobyl”
Coronavirus, l'ex attaccante del Milan Andriy Shevchenko: "L'unica soluzione è credere alle decisioni del Governo. Non dobbiamo fare cose stupide"